La piazza palestinese a Roma tra falsi allarmi e vere tensioni
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«Non scendiamo in piazza per scontrarci con le forze dell’ordine, ma per rimarcare un diritto». Khaled El Qaisi dell’Unione democratica arabo palestinese detta le coordinate della piazza di oggi (ore 14, a porta San Paolo a Roma) e in qualche modo prova a mettere un punto in fondo a una settimana di divieti e di polemiche, di provocazioni e di ambiguità. Nello specifico: i divieti sono quelli imposti dalla questura alla manifestazione di oggi; le polemiche quelle scatenate dai post sui social dei Giovani palestinesi, che inneggiano all’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023 (1.200 morti, 250 sequestrati, 200 scomparsi) e lo raccontano come un eroico momento rivoluzionario; le provocazioni quelle di alcuni sindacati di polizia che invocavano «la mano pesante del governo» e le ambiguità quelle del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che continua a dire e non dire. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altre testate
Un anno fa, proprio il 7 ottobre, l’attacco di Hamas contro Israele ha segnato uno dei momenti più drammatici del conflitto israelo-palestinese. (Torino Cronaca)
Si sono mossi verso viale di Porta Ardeatina i manifestanti pro Palestina a Roma che partecipano al corteo vietato dalla Questura. Alcuni sono incappucciati. (ilmattino.it)
Anzi. L'accoglienza per lui, però, non è stata delle migliori. (Liberoquotidiano.it)
Obiettivo: arrivare nel cuore Slogan contro il governo sionista, inni in onore di Hezbollah, bombe carta sugli agenti, bandiere israeliane al rogo e incappucciati. (Secolo d'Italia)
Purtroppo tutto è andato come ampiamente temuto, con scontri tra dimostranti e forze dell’ordine– Sono 24 al momento gli agenti delle forze dell’ordine ferite nel corso dei tafferugli: di questi 20 sono della Polizia di Stato e 4 della Guardia di finanza. (Nicola Porro)
In azione anche gli idranti. . (La Gazzetta del Mezzogiorno)