«La Chiesa è santa e il sangue di San Gennaro non va oltraggiato»
NAPOLI. "Oggi siamo immersi in un mondo al contrario in cui c'è una strumentalizzazione e inversione dei termini: il brutto diventa bello, il vero diventa falso e il male diventa bene... questa è la premessa fondamentale di sedicenti artisti che rappresentano anche la Chiesa come luogo dell'orrido". Sono parole dure quelle che il teologo, monsignor Nicola Bux riferisce al regista Paolo Sorrentino per l'interpretazione che in Parthenope ha dato alla fede dei napoletani e al miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro (ROMA on line)
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Ma il fenomeno del momento è Parthenope. Il box-office di questo weekend lungo, per chi ancora apprezza il cinema italiano, è incoraggiante: Parthenope di Paolo Sorrentino vola verso i 4 milioni di incasso (li supererà, può fare molto meglio) e Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre sale sul podio, doppiando ampiamente gli incassi di Fino alla fine di Gabriele Muccino. (la Repubblica)
'Due ore di pubblicità di un'acqua di colonia incredibilmente costosa', scrisse il quotidiano dopo il festival di Cannes. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Nata in acqua, vive a Posillipo, fuma molto, tutti gli uomini la guardano, quasi tutti la desiderano (gli amici del fratello, il fratello, miliardari, camorristi, persino il laido vescovo che si chiama Tesorone e ovviamente la ricopre con i gioielli del Tesoro di San Gennaro), vorrebbe fare l’attrice ma diventerà (spoiler) antropologa e se ne andrà (chi ama fugge) a insegnare a Trento fino alla pensione, per tornare nella città omonima giusto la sera dell’ultimo scudetto. (Corriere della Sera)
"Il film presenta una visione della relig… Non piace la rappresentazione "dissacrante" del culto di San Gennaro, degli uomini di Chiesa, e la trasformazione della mitologica sirena Partenope in una giovane dedita a rapporti saffici e incestuosi. (L'HuffPost)
Al cinema da fine ottobre, dopo la presentazione ufficiale al Festival di Cannes, Parthenope è il film più visto del momento nei cinema italiani, con oltre 4 milioni di spettatori destinati a crescere. (Virgilio Notizie)
Da registi hollywoodiani a rapper italiani e scrittori best seller. Mentre il rapper Guè, che ha presentato Parthenope con Sorrentino nell’anteprima milanese, usa parole più dettagliate ma non per questo meno positive: «Il film in realtà ha la cosa più bella che è questa: a me ha colpito il tema del tempo». (Corriere della Sera)