Caso Dal Corso, l’autopsia non chiarisce la causa del decesso. La famiglia: «Segni di strangolamento»
Impiccamento atipico oppure strangolamento. Il mistero sulla morte di Stefano Dal Corso resta anche dopo l’autopsia. I familiari dell’uomo spirato nel carcere di Oristano il 12 ottobre 2022 sono riusciti a ottenere, dopo sette dinieghi, l’ok dei pm all’esame autoptico solo lo scorso dicembre, a 14 mesi dalla morte. È stato condotto il 12 gennaio 2024: i periti della procura e quelli della difesa non hanno potuto stabilire la causa del decesso oltre ogni ragionevole dubbio. (il manifesto)
La notizia riportata su altri giornali
"Dopo sette dinieghi, il 12 gennaio 2024 è stato conferito l'incarico per l'autopsia, che è stata difficile perché il corpo era in stato di deterioramento" ha detto l'avvocata Armida Decina, legale della famiglia, nel corso di una conferenza stampa alla Camera. (la Repubblica)
Lo ha detto l'avvocato Armida Decima, legale della famiglia, nel corso di una conferenza stampa alla Camera sulla vicenda del detenuto romano di 42 anni trovato morto il 12 ottobre del 2022 nella sua cella nel carcere di Massama, a Oristano (L'Unione Sarda.it)
Il 12 ottobre del 2022 Stefano Dal Corso, un detenuto romano di 42 anni, era stato trovato morto nella sua cella nel carcere di Oristano. A seguito dei risultati dell’autopsia, l’avvocato Armida Decina, legale della famiglia, ha poi parlato in una conferenza stampa tenutasi alla Camera inerente alla vicenda: “Sono stati rilevati elementi compatibili tanto con un impiccamento atipico quanto con lo strangolamento“. (Cagliaripad.it)
Oristano La procura della repubblica di Oristano ha chiesto nuovamente l'archiviazione dell'inchiesta aperta sulla morte nel carcere di Massama di Stefano Dal Corso, il detenuto di Roma trovato privo di vita all'interno dell'istituto, il 12 ottobre del 2022, all'età di 42 anni. (LinkOristano)
È l'esito dell'autopsia sul caso di Stefano Dal Corso , il detenuto romano di 42 anni trovato morto il 12... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
"Speravamo in un'autopsia piu' veloce," ha dichiarato, spiegando che il ritardo nell'esecuzione ha compromesso la possibilita' di ottenere prove valide. Nonostante le difficolta', ha affermato che "sono comunque emersi elementi validi" che permettono alla famiglia di proseguire la battaglia legale. (Tiscali Notizie)