Medici di famiglia minacciano lo sciopero, i motivi della protesta e la risposta del ministro Schillaci

I medici di famiglia minacciano uno sciopero a causa del ritardo sul nuovo accordo collettivo nazionale e per la mancanza di risorse per l’assistenza territoriale. La Fimmg ha annunciato la possibilità di incrociare le braccia, chiedendo risposte urgenti mentre i medici operano con crescenti difficoltà a fronte di salari immobili da tempo. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato la sua disponibilità a incontrare i medici per trovare soluzioni adeguate alle esigenze attuali. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altre testate

Alla base della decisione, paventata già nelle scorse settimane, c’è “l’inaccettabile ritardo sulla definizione dell’atto di indirizzo, indispensabile per arrivare poi alla firma dell’Accordo collettivo nazionale (ACN) 2022 – 2024”, ma anche “l’assenza di risorse aggiuntive per il raggiungimento di obiettivi di politica sanitaria in riferimento ad un’assistenza di prossimità”. (Agenzia askanews)

In una nota, Giuliano sottolinea come questa categoria stia affrontando un pericoloso declino, con un calo da 43.000 a 37.000 unità negli ultimi anni. Secondo lui, se non verranno prese misure urgenti, gli italiani rischiano di trovarsi senza un pilastro fondamentale per l’assistenza sanitaria di base. (AssoCareNews.it)

Il segretario del Sindacato dal palco del Congresso nazionale in corso in Sardegna lancia la protesta: “La pazienza dei medici di medicina generale sta diminuendo, siamo in sofferenza. Siamo pronti ad applicare le prerogative sindacali, dallo stato di agitazione allo sciopero, facendo capire ai nostri pazienti che è in gioco non un interesse di parte ma la salvaguardia un diritto collettivo costituzionale che dia un futuro: a noi, ai nostri pazienti, al nostro SSN”. (Quotidiano Sanità)

Newsletter dell'Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

– “Non possiamo che raccogliere il grido che i medici di famiglia hanno recentemente lanciato. La nostra Federazione ha da tempo alzato l’attenzione sul rischio estinzione per questa categoria. (insalutenews)

A sottolinearlo dal palco del Congresso Fimmg nella sua relazione il segretario generale Silvestro Scotti rilanciando la disponibilità “ad applicare le prerogative sindacali, dallo stato di agitazione, allo sciopero, facendo capire” ai pazienti “che è in gioco non un interesse di parte ma la salvaguardia un diritto collettivo costituzionale che dia un futuro”. (Doctor33 )

Alla base della decisione, paventata già nelle scorse settimane, "l'inaccettabile ritardo sulla definizione dell'atto di indirizzo, indispensabile per arrivare poi alla firma dell'Accordo collettivo nazionale (ACN) 2022 - 2024, ma anche l'assenza di risorse aggiuntive per il raggiungimento di obiettivi di politica sanitaria in riferimento ad un'assistenza di prossimità", si legge in un nota. (Dire)