Galbiate: gregge 'sterminato' a San Michele, muoiono 250 capi. Annullata la Sagra

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Lecco Online INTERNO

Immagine di repertorio La Sagra di San Michele, prevista nel fine settimana, non si terrà. La decisione è stata presa quest'oggi, a seguito dell'improvviso decesso di ben 250 pecore presso Prato Bellavista."Il gregge di circa 350 capi aveva passato la stagione estiva sul monte Magnodeno (comune di Lecco) pascolando anche in aree di proprietà comunale e gestite dalla Comunità montana" spiegano in una nota il Presidente di quest'ultimo ente Carlo Greppi, il sindaco di Galbiate Piergiovanni Montanelli e la Presidente del Parco Monte Barro Paola Golfari. (Lecco Online)

Se ne è parlato anche su altri media

Sconcerto, preoccupazione e tanto dispiacere. Allevatori e responsabili di aziende di allevamento e agricole, o di associazioni di categoria, non credono ai loro occhi nel leggere la notizia delle 400 pecore morte per cause ancora tutte da accertare in località San Michele, al confine tra Galbiate e Pescate. (La Provincia Unica TV)

Si indaga per capire se l'avvelenamento è stato doloso. (Fanpage.it)

Chi, perché, con quali sostanza e modalità non si sa. Galbiate (Lecco) – Cinquecento pecore e capre avvelenate, un gregge decimato, un’attività economica in ginocchio e un sogno distrutto. (IL GIORNO)

“Sono stato informato tempestivamente di questa drammatica situazione ed ho subito dato notizia anche all’Assessore Regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi. Esprimo la mia solidarietà personale e la vicinanza di Regione Lombardia all’allevatore colpito, sperando che non si tratti di un gesto doloso, ma di tragico incidente. (La Provincia Unica TV)

Finché siamo arrivati alla frazione di San Michele di Galbiate - assicura il pastore - andava tutto bene. Per Mauro Farina, il suo gregge ha subìto un avvelenamento deliberato. (La Provincia Unica TV)

Duecentocinquanta pecore l’altra notte sono morte una dopo l’altra in meno di un’ora sul monte Barro. Ora la paura è che possano subire la stessa fine, come vittime collaterali, pure escursionisti di passaggio. (IL GIORNO)