Chi sono e quanto hanno perso i miliardari presenti al giuramento di Trump
Articolo Precedente
Articolo Successivo
I miliardari pro-Trump e il crollo della loro ricchezza, da Musk a Bezos fino a Zuckerberg “C’erano Elon Musk, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg…”, potrebbe essere l’inizio di uno dei grandi aneddoti raccontati ai tempi da Gianni Minà o anche l’incipit di una barzelletta. Ma non lo è affatto. Cinque tra i più grandi miliardari del mondo, tutti presenti in prima fila al giuramento di Donald Trump lo scorso 20 gennaio, dopo aver beneficiato di un periodo di forte crescita economica nei mesi precedenti l’insediamento del presidente, oggi si ritrovano ad aver perso complessivamente 209 miliardi di dollari. (Policy Maker)
Su altri giornali
A sette settimane dall’inauguration, il numero uno di Lvmh ha lasciato sul terreno quasi il 3% del suo partimonio personale, ora stimato in 183 miliardi. (Milano Finanza)
Il patrimonio netto del presidente Donald Trump è sceso di quasi 300 milioni di dollari lunedì, continuando una discesa che dura da mesi, mentre le azioni del Trump Media & Technology Group sono crollate di oltre l’11% e hanno raggiunto il punto più basso da ottobre. (Forbes Italia)
Musk rimane l'uomo più ricco del mondo ma in poche settimane ha perso oltre 150 miliardi (Il Fatto Quotidiano)

– Si registra una perdita da 209 miliardi di dollari per i magnati più vicini a Donald Trump. Eppure, dopo un’iniziale crescita sui mercati, ora devono affrontare un periodo di regressione preoccupante, conseguenza diretta delle politiche perseguite dalla sua amministrazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Tra incertezze globali, tira e molla sui dazi e paura della recessione, sette settimane dopo 5 dei super-miliardari che hanno più guadagnato in vista della nomina del tycoon hanno perso in Borsa - secondo il Bloomberg Billionaires Index - un totale di 209 miliardi di dollari di ricchezza. (la Repubblica)
Elon Musk, Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, tutti pronti a scommettere su Donald Trump e la sua Maga e tutti presenti in prima fila al giuramento del presidente americano il 20 gennaio: ma oggi tutti un po' più poveri, se così si può dire. (blue News | Svizzera italiana)