Protesta Ncc contro i decreti Salvini
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La revoca della precettazione del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha scatenato una protesta di 24 ore che ha coinvolto tutta Italia, con i consumatori a pagare maggiormente le conseguenze. Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, ha espresso il suo disappunto per la revoca, sottolineando che uno sciopero ridotto avrebbe limitato i disagi per i consumatori. Tuttavia, Dona ha criticato le modalità utilizzate dal ministro per raggiungere l'obiettivo, accusandolo di preferire scorciatoie invece di seguire la via maestra.
La protesta, che ha visto la partecipazione di oltre 200 auto nere e van a noleggio, si è svolta sul Lungomare di Napoli, con i clacson che hanno strombazzato per svariati minuti, attirando l'attenzione di napoletani e turisti. Federnoleggio Confesercenti ha commentato che i decreti Salvini stanno condannando gli operatori alla chiusura delle proprie attività. In Toscana, numerosi Ncc si sono presentati in piazza Duomo a Firenze, dove sono stati ricevuti prima in Regione e poi in prefettura.
La riforma del settore, voluta dal ministro Salvini, mira a combattere l'abusivismo attraverso l'introduzione del Foglio di servizio elettronico, una misura che ha suscitato forti reazioni tra gli operatori del settore. In Lombardia, dove operano oltre 1500 imprese Ncc con più di 5000 autorizzazioni, il settore teme il collasso. CNA Lombardia e CNA Fita NCC Lombardia hanno espresso il loro sostegno ai lavoratori preoccupati per il futuro del comparto, sottolineando la necessità di tutele reali contro l'abusivismo e chiedendo lo stop al Foglio di servizio elettronico.
La mobilitazione nazionale per la difesa delle imprese Ncc ha visto una partecipazione massiccia, con cortei e manifestazioni in diverse città italiane. A Firenze, la protesta è stata particolarmente rumorosa, con i clacson che hanno risuonato per le vie del centro.