I medici di famiglia non vogliono diventare dipendenti del Ssn

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Avvenire SALUTE

Undefined Potrebbe arrivare presto in Consiglio dei ministri la bozza di riforma della medicina territoriale, che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sta elaborando con i tecnici del ministero, tenendo conto anche delle indicazioni che vengono dai presidenti delle Regioni. Se l’esperienza della pandemia di Covid-19 ha messo in evidenza carenze e disomogeneità, in realtà da tempo si discute di riforma della medicina territoriale, visto che la legge Balduzzi (2012) non è stata completamente attuata. (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

Riforma dei medici di famiglia. Scotti (Fimmg): “Non serve, c’è già stata. Difficile parlare di Casa della comunità, perché non ne è chiara la funzione” 07 MAR (Quotidiano Sanità)

ANCONA Per rispondere alla crisi cronica della medicina generale, il Governo sta mettendo in campo una riforma del sistema che però è già finita nelle sabbie mobili. (corriereadriatico.it)

Un invito a tutti i cittadini cuneesi e piemotesi per difendere l’autonomia dei medici di famiglia. I medici di famiglia sono contro la riforma proposta dal ministro Orazio Schillaci che vuole trasformare i medici di famiglia daklo status di liberi professioni in convenzione a quello di dipendenti delle Asl. (LaGuida.it)

L'Union Valdôtaine boccia la proposta di cambiare il contratto dei medici di medicina generale da convenzionati a dipendenti del Servizio sanitario. Il mouvement ritiene l'intervento di riforma «non necessario e addirittura dannoso per la nostra regione, sia per la sua conformazione territoriale che per l’impossibilità, in tal caso, di formare i medici di medicina generale nel nostro territorio, non garantirebbe inoltre ai pazienti la libertà di scelta del medico curante, la prossimità delle cure primarie ed un rapporto duraturo e fiduciario tra medico e paziente». (Aosta Oggi)

I professionisti opererebbero all’interno delle Case della comunità, delle Centrali operative territoriali e degli ospedali di comunità, in collaborazione con altri operatori sanitari. Il riassetto, promosso dal ministro Orazio Schillaci, punta a superare il sistema attuale delle convenzioni, prevedendo per i nuovi medici di famiglia l’assunzione diretta nel Servizio sanitario nazionale con contratti a tempo e orari strutturati. (AostaSera)

Il Consiglio nazionale della Fimmg dà mandato alle sezioni regionali e provinciali "di continuare la mobilitazione in atto sui territori dando particolare risalto al coinvolgimento del cittadino che diventa in questa fase protagonista principale delle azioni di raccolta firme promosse sul territorio, in collaborazione con il proprio medico di famiglia". (Quotidiano Sanità)