Il piano dell’Italia per “salvare” l’industria automobilistica europea

Bruxelles – Ritorna alla carica il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per continuare la sua crociata in difesa del comparto automotive nazionale ed europeo. Nella quale, assicura, sta trovando nuove sponde tra i governi dei Paesi membri. L’obiettivo, in linea con le priorità politiche della nuova Commissione von der Leyen approvata ieri dall’Eurocamera a Strasburgo, è quello di rilanciare la competitività dell’Ue coniugando la sostenibilità ambientale con quella industriale, nel solco del nuovo “Patto verde industriale” annunciato dalla presidente dell’esecutivo comunitario. (EuNews)

Se ne è parlato anche su altri media

Come emerge dal fatto che chi aveva in programma la realizzazione di gigafactory ha sospeso, e chi le aveva già realizzate ha sospeso la produzione”. Lo dichiara Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, al temine della riunione del Consiglio dell’Unione europea sulla competitività a Bruxelles (Il Messaggero - Motori)

"Siamo particolarmente soddisfatti dalla larga convergenza delle posizioni espresse dai paesi Ue sul nostro documento, il 'Non Paper' sull'automotive, che abbiamo presentato insieme alla Repubblica Ceca e ad altri sei paesi, e che poi di fatto si è trovato al centro dell'azione della Commissione europea, come ha ribadito oggi la vicepresidente esecutiva (uscente, ndr) Margrethe Vestager, riferendosi a quanto ha detto ieri la presidente della Commissione von der Leyen". (Tiscali Notizie)

Non è detto però che basti: in Europa, per portare a casa il risultato, non è sufficiente avere la maggioranza dei voti. ROMA — Il numero di Paesi in linea con la battaglia che l’Italia sta portando avanti con il suo piano per modificare la transizione verso l’elettrico è aumentato. (la Repubblica)

Auto: Urso: «Percorso verso elettrico si è arrestato. Più Ue aspetta più dovrà investire»

La battaglia del governo italiano contro le norme europee sull’automotive entra nel vivo. Oggi, giovedì 28 novembre, il ministro Adolfo Urso ha presentato a Bruxelles un documento che chiede la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 delle automobili e che prevede, tra le altre cose, lo stop alla produzione di nuove vetture a benzina e diesel a partire dal 2035. (Open)

L’Italia prova a fermare la transizione green del settore auto. E lo fa portando la sua battaglia in Ue, con un non paper promosso insieme alla Repubblica Ceca (e sostenuto da altri sei Paesi) per chiedere di anticipare a inizio 2025 la clausola di revisione del regolamento sugli standard Co2 delle auto. (LA NOTIZIA)

'Sul nostro documento sull'automotive, presentato insieme a Repubblica Ceca e altri Paesi, abbiamo riscontrato posizioni riflessive e disponibili al confronto, sia da Parigi che... (Virgilio)