Elezioni in Romania, shock per la vittoria al primo turno del populista di estrema destra Georgescu

Secondo il suo sito web Calin Georgescu ha conseguito un dottorato in pedologia, una branca della scienza del suolo, e negli anni '90 ha ricoperto diversi incarichi presso il ministero dell'Ambiente romeno. I sondaggi lo davano massimo al 10 per cento PUBBLICITÀ Il panorama politico romeno è in fibrillazione dopo che un populista di estrema destra, poco conosciuto, si è assicurato il primo turno delle elezioni presidenziali, passando da essere un candidato di secondo piano a battere il primo ministro in carica. (Euronews Italiano)

Ne parlano anche altre testate

Maurizio Stefanini 26 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Georgescu andrà al ballottaggio l'8 dicembre con Elena Lasconi, sindaca e politica di centrodestra Più di 1000 giovani si sono riuniti in piazza dell'Università, nel centro di Bucarest, scandendo slogan pro Europa e gridando: “Putin, non dimenticare, la Romania non è tua”. (Euronews Italiano)

Il ca… È questo il dato significativo che emerge dal primo turno delle presidenziali rumene. (L'HuffPost)

Romania, choc alle Presidenziali: in testa il nazionalista filorusso

Terremoto politico, tsunami, choc: sono questi i termini che prevalgono all’indomani del primo turno delle presidenziali in Romania, vinte a sorpresa dall’esponente di estrema destra filorusso Calin Georgescu, praticamente uno sconosciuto fino al momento della sua candidatura, che andrà al ballottaggio l’8 dicembre con Elena Lasconi, sindaca e politica di centrodestra, ritenuta anche lei una outsider alla vigilia, ma che è riuscita nell’impresa di arrivare seconda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Uno tsunami politico che rischia di consegnare la Romania nelle mani dell’estrema destra. A generare lo stupore nel paese balcanico all’indomani del primo turno delle elezioni è stato Calin Georgescu, candidato indipendente, semi-sconosciuto politicamente, su posizioni pro-Russia, anti-occidentali e anti-Nato, delfino dell’altro rappresentante dell’estrema destra, quel George Simion dell’Aur ampiamente superato dal suo allievo e finito al quarto posto con un deludente (per lui) 13.8%. (il manifesto)

Alle sei della sera, il giorno dopo la tempesta elettorale che ha scosso la Romania, il vincitore del voto più imprevedibile nella storia di questo Paese al confine con l’Ucraina si presenta via social e parla dal salotto di casa: «Non esiste né Est né Ovest, esiste la Romania, la solidità del nostro popolo e della nostra economia, la neutralità è necessaria» scandisce Calin Georgescu, 62 anni, camicia bianca, l’aria confidenziale. (Corriere della Sera)