Il governo guarda a Trump: ora Italia più forte in Ue, su dazi e Kiev si cerca la sintesi
(Adnkronos) – Da una parte c’è il partito, Fratelli d’Italia, e l’entusiasmo di una destra che ha la meglio sulla sinistra “in barba ai pronostici”, dall’altra c’è il governo, che si tiene alla larga da ‘tifoserie’, e che per ora sta alla finestra, “con il faro dell’interesse nazionale da tutelare”. Mentre Matteo Salvini cavalca la vittoria lampo di Donald Trump e marca le distanza – “penso che altri, anche nel centrodestra, la pensassero in maniera diversa”, si affretta a dichiarare il leader della Lega di buon mattino – l’aria che si respira a Palazzo Chigi è di attesa, aspettando di capire l’America che verrà quando The Donald farà ritorno alla Casa Bianca. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Su altri giornali
La guerra dei dazi, i rapporti commerciali con la Cina e le implicazioni che si celano per l'Europa, l'aumento della spesa militare e i tagli a quella sociale, il futuro dell'Ucraina nel lungo... (Virgilio)
A tranquillizzare il mondo produttivo – spiega il presidente di Assolombarda - i rapporti molto solidi tra gli Stati Uniti e le imprese lombarde. (TGR Lombardia)
È ancora presto per valutare l’impatto di una simile agenda: bisognerà capire come e in quale misura verrà messa in atto. La vittoria Donald Trump è ascrivibile anche al suo programma economico che può essere riassunto con lo slogan, non nuovo ma certamente efficace, «Make America great again». (La Stampa)
Le mosse del futuro 47esimo presidente dovrebbero preoccupare non poco anche l’Italia, il cui export nonostante il trionfalismo del governo è in calo già dal 2023. Non è un caso se mercoledì i titoli dei grandi costruttori automobilistici tedeschi sono andati a picco in borsa. (Il Fatto Quotidiano)
Marco Pierpaoli, segretario Confartigianato Imprese Ancona Pesaro e Urbino parla di un risultato che «ci invita a riflettere sulle possibili ripercussioni che il nuovo scenario politico potrebbe avere sulle nostre imprese artigiane, sia direttamente che indirettamente». (Centropagina)
(Adnkronos) – “Ora che gli americani hanno scelto il loro presidente, è il momento di agire. Un conto, infatti, è la retorica della campagna elettorale e un conto la realtà dei fatti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)