Festa Cinema Roma, James Franco torna al cinema: "'Hey Joe' è la mia rinascita"

"'Hey Joe' è la mia rinascita, è stato un regalo che non mi aspettavo". Così all'Adnkronos James Franco, che torna al cinema da protagonista nel film di Claudio Giovannesi, presentato alla Festa del Cinema di Roma. Per l'attore rappresenta non solo il primo film italiano, ma anche il ritorno sulle scene dopo una lunga pausa: in pieno #MeToo, il movimento femminista contro le molestie sessuali e la violenza sulle donne, la reputazione di Franco è stata travolta con le accuse di condotta sessuale inappropriata mosse da alcune ex studentesse della scuola di recitazione Studio 4, che ha diretto dal 2014 al 2017. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri media

Genitori tormentati. Alla Festa di Roma è anche il giorno di “Small Things Like These” di Tim Mielants, un racconto che si muove sul tracciato del romanzo di Claire Keegan e che torna ad approfondire il dramma delle Case Magdalene in Irlanda. (Servizio Informazione Religiosa)

E delle conseguenze della guerra, ma anche di paternità e redenzione, parla il film che, atteso in sala il 28 novembre, è ambientato a Napoli: «È una città di frontiera prima messa in ginocchio dal secondo conflitto mondiale al punto che le donne erano costrette a vendersi per fame», spiega il regista, «poi consegnata al contrabbando, alla prostituzione. (ilmessaggero.it)

ROMA – Vittime di guerra. Non soltanto i corpi martoriati, che affollano i campi e i mari di battaglia, impossibilitati a far ritorno. (The Hot Corn Italy)

L’espiazione di papà James Franco, americano dolente nella Napoli terra di confine. Luci e ombre di Hey Joe, il nuovo dramma di Claudio Giovannesi

Dean Barry, un veterano americano che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la seconda Guerra Mondiale, ritorna in Italia, a Napoli, all’inizio degli anni ‘70, per conoscere suo figlio. (Cinecittà News)

James Franco a Roma con "Hey Joe", un veterano di ritorno in Italia 25 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Al suo quinto lungometraggio di finzione, Claudio Giovannesi si confronta con una materia tanto elevata quanto complessa, che si articola in un melodramma ad alto tasso emotivo immerso nelle radici criminali della Napoli degli ultimi: gli eredi delle miserie umane del 1944 ritrovati a inizio anni ’70. (Il Fatto Quotidiano)