Suicidio assistito, arresti in Svizzera per presunta morte in 'capsula'
Il macchinario permette a una persona all'interno di premere un pulsante che inietta gas azoto nella camera sigillata La polizia della Svizzera del nord ha dichiarato che diverse persone sono state arrestate e che è stato aperto un procedimento penale in relazione alla presunta morte di una persona in una nuova ‘capsula suicida’. La capsula per il suicidio assistito ‘Sarco’, che non è mai stata utilizzata prima, è progettata per consentire a una persona all’interno di premere un pulsante che inietta gas azoto nella camera sigillata. (LAPRESSE)
La notizia riportata su altri giornali
Quest'estate i ministeri pubblici di diversi Cantoni, tra cui quello di Sciaffusa, avevano reagito all'annuncio precisando, che avrebbero avviato procedimenti penali se la capsula, che può essere portata in qualsiasi luogo, fosse stata utilizzata nel loro Cantone. (Ticinonews.ch)
Il primo utilizzo della controversa capsula suicida Sarco finisce con diversi arresti da parte della polizia di Sciaffusa, nel nord della Svizzera. (ilmessaggero.it)
La controversa capsula suicida Sarco (nome derivato da sarcofago) è stata utilizzata ieri, lunedì, per la prima volta a livello globale in un capanno situato in una foresta del Canton Sciaffusa, dove una persona si è tolta la vita. (blue News | Svizzera italiana)