Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv: “La crosta si deforma, poi si spezza. L’Anatolia si è spostata di 5 metri”

Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv: “La crosta si deforma, poi si spezza. L’Anatolia si è spostata di 5 metri” di Elena Dusi "Il terremoto in Turchia ha coinvolto un'area di 20mila chilometri quadri. Più questa superficie è estesa, più purtroppo si registrano danni" (la Repubblica)

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Un potente terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito lunedì la Turchia meridionale e la Siria settentrionale, abbattendo edifici e innescando una frenetica ricerca di sopravvissuti tra le macerie nelle città e nei paesi di tutta l'area. (la Repubblica)

L’esperto: “Spostamento di almeno 3 metri” approfondimento Sisma Turchia-Siria, si mobilita macchina internazionale degli aiuti La scossa, seguita da centinaia di repliche, è stata registrata dai sismografi di tutto il mondo, fino alla Groenlandia, come ha rilevato l'Istituto geologico danese. (Sky Tg24 )

“Oggi con i satelliti riusciamo a vederla bene, la crosta terrestre che si piega e si deforma. Si muove al ritmo di pochi micron al giorno, qualche millimetro all’anno. Poi arriva un punto in cui le rocce non ce la fanno più, e si spezzano, liberando in un attimo tutta l’energia elastica che avevano accumulato magari in migliaia di anni“: lo ha spiegato Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in un’intervista a Repubblica riferendosi al terremoto che ha sconvolto Turchia e Siria. (MeteoWeb)

Siamo corsi fuori e c’era l’inferno. E purtroppo qua ormai le scosse non finiscono mai, sono continue». (ilmessaggero.it)

«Abbiamo registrato un terremoto di magnitudo 7.9, un sisma fortemente energetico che ha prodotto una quantità di energia circa mille volte superiore a quella prodotta dal terremoto di Amatrice». (ilmessaggero.it)