Nobel per la pace all'organizzazione Nihon Hidankyo, quando Tanaka mi parlò di quel giorno: la bomba atomica è umana

Per saperne di più:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Nel maggio 2016, durante una visita ufficiale a Hiroshima, Barack Obama pronunciò un discorso, che venne prontamente elogiato dall'allora segretario dell'associazione Nihon Hidankyo, Terumi Tanaka. La mattina seguente, rientrando a casa in treno, Tanaka rilesse il discorso con più attenzione, tradotto in giapponese: «Settantun anni fa, in una luminosa mattina senza nuvole, la morte cadde dal cielo», death fell from the sky. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Una logica precisa, anzi ineluttabile, vista la situazione globale. Le potenze nucleari modernizzano e potenziano i loro arsenali, nuovi Paesi ambiscono ad armi atomiche, e la minaccia di usarle è sempre più reale nelle guerre in corso. (L'Eco di Bergamo)

“La situazione a Gaza è come il Giappone di 80 anni fa”: sono queste le parole di chi ha vinto il premio Nobel per la Pace 2024, l’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, che si batte contro le armi nucleari. (Il Fatto Quotidiano)

PECHINO — Un campanello d’allarme per il mondo, sempre più instabile. Ma anche un riconoscimento di come le persone possano risollevarsi e suscitare speranza raccontando le loro storie. (la Repubblica)

Dan Smith, direttore del Sipri: “Il Nobel per la Pace parla ai leader delle grandi potenze”

Tokyo — Quanto abbiamo aspettato questo momento» ha dichiarato tra le lacrime un uomo ormai centenario alla notizia dell’assegnazione del Nobel per la Pace di quest’anno. In un angolo della casa di quell’uomo, infatti, gli o… (la Repubblica)

Ai sopravvissuti di quei terribili giorni di agosto del 1945 il Comitato di Oslo ha deciso di conferire il premio Nobel per la Pace, proprio per lanciare un monito alla comunita' internazionale. (Tiscali Notizie)

“È un Nobel carico di messaggi, a vari livelli, in questi tempi pericolosi che stiamo vivendo. Soprattutto è un messaggio nei confronti dei leader delle grandi potenze: che hanno speso belle parole in questi anni sui passi da compiere verso il disarmo nucleare, ma non è quello a cui stiamo assistendo però”. (la Repubblica)