L’Europa riconverte l’industria dell’auto: produrrà per la Difesa. I piani tedeschi e gli annunci italiani

– L’industria europea verso la riconversione di fabbriche dalla produzione di auto a quella di armamenti. E anche, per quanto riguarda il gigantesco settore della componentistica, dalla produzione per l’auto a quella per i veicoli da combattimento. Ultimo in ordine di tempo a essere finito nel mirino dei piano di riarmo è l'ex stabilimento dell'Audi a Bruxelles, chiusa definitivamente il 28 febbraio scorso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altre fonti
Prendiamo, per esempio, la regina tedesca delle quattro ruote: Volkswagen, che ha fatto sapere di essere disposta a prendere in considerazione l'ipotesi di costruire equipaggiamenti per l'esercito come parte degli sforzi messi in atto da Non si vendono le elettriche? E allora armiamoci (Automoto.it)
Oliver Blume, amministratore delegato del colosso automobilistico con sede a Wolfsburg, ha sottolineato che l’azienda è aperta a valutare la possibilità di sviluppare veicoli e soluzioni militari per supportare la Bundeswehr. (Congedati Folgore)
Un passaggio che è tipico di un’economia di guerra, con l’Italia che in realtà replica l’impostazione già scelta dal governo tedesco, anch’esso alle prese con aziende nazionali automobilistiche in profonda crisi. (QuiFinanza)
ROMA (l'Adige)
Rheinmetall, il più grande produttore di armi in Europa, sta valutando di rilevare da Volkswagen lo stabilimento di Osnabrück, una delle tre fabbriche che il gruppo auto vuole chiudere in Germania. (Corriere della Sera)
In seguito ha venduto il veicolo militare leggero Volkswagen Tipo 181 all'esercito della Germania Ovest e a clienti civili di Gran Bretagna e Usa (Il Fatto Quotidiano)