Baker Hughes al porto di Saline Joniche? Il sindaco Maria Foti sposa la proposta: “Opportunità storica per il nostro territorio”

Il primo cittadino di Montebello Jonico si rivolge al Governatore Occhiuto e alla multinazionale: "Pronti a partire da subito con l'iter, il nostro porto uno scalo strategico. Sarebbe risarcimento per 40 anni di abbandono" Baker Hughes, dopo il no a Corigliano si cercano soluzioni alternative per non perdere una importante opportunità di sviluppo per la Calabria. Giuseppe Nucera, già presidente di Confindustria Reggio Calabria, e l’economista Matteo Olivieri hanno ufficialmente all’azienda di tecnologia di considerare il porto di Saline Joniche, situato nell’area di Sant’Elia, quale infrastruttura che possa ospitare gli investimenti e le idee progettuali di Baker Hughes. (CityNow)

Ne parlano anche altri media

L’analisi A guardar bene la vicenda del disimpegno della Baker Hughes da Corigliano Rossano, si intravedono contraddizioni mica male. (LaC news24)

L’ipotesi (LaC news24)

“Corigliano Rossano e l’intera Calabria non possono perdere l’investimento che Baker Hughes aveva previsto per la costruzione del sito industriale del porto. Quanto accaduto deve essere al più presto chiarito e vanno percorse tutte le strade possibili per trovare una soluzione e far rimanere gli investitori nella nostra Regione” (Reggio TV)

Non solo Vibo Marina. "Baker Hughes investa nel porto di Saline"

In seguito alla decisione di Baker Huges di rinunciare alla concessione per la costruzione del sito industriale nel porto di Corigliano-Rossano in Calabria, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha scritto all’azienda, su mandato del ministro Urso, dando piena disponibilità ad approfondire ulteriormente le problematiche e ad avviare un complessivo confronto sulle prospettive di investimento del gruppo in Italia. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Offriamo la massima disponibilità ai vertici dell’azienda nonché all’Autorità di sistema portuale ad aprire nell’immediato un tavolo di confronto. (CityNow)

E nella cittadina che fu l’emblema del fallimento della industrializzazione calabrese con la Liquichimica mai entrata in funzione, un investimento da 60 milioni di euro e 200 posti di lavoro suonerebbero come una rivincita su un passato per nulla glorioso. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)