L'editoriale. Più Italia per fare (davvero) l'Europa: Fitto è l'ultima tappa di un capolavoro politico

Più Italia in Europa. Senza slogan, con i fatti. Da destra, per tutti. La conferma della vicepresidenza esecutiva dell’Ue a Raffaele Fitto è una vittoria della realtà – e dell’interesse nazionale – sulla cattiva narrazione e la malafede anti-italiana. Ricordiamo tutti la litania a redazioni semi-unificate, no? Quella per cui l’Italia sarebbe finita «in serie B», «isolata» a livello internazionale a causa del governo di destra e della sua agenda euro-realista? È vero l’esatto contrario. (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altri media

La nomina di Fitto come commissario con dignità di vicepresidente esecutivo è un successo per l’Italia di Giorgia Meloni e non so… (la Repubblica)

Il via libera ufficiale alla nuova Commissione europea che si insedierà ufficialmente il 1° dicembre è arrivato dopo mesi di intenso negoziato. Un portafoglio ampio che ha il proprio cuore nel Pnrr, ma si estende a Politiche di coesione, Sud e Affari europei. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

"Ieri abbiamo assistito ad una vera e propria farsa". Ieri sera sembrava che il via libera all'italiano Raffaele Fitto e alla spagnola Teresa Ribera stesse saltando all'ultimo secondo, per i veti incrociati di socialisti e popolari. (EuropaToday)

Il significato politico della nomina di Fitto

E compresa pure la spagnola Teresa Ribera, anche lei proposta come vicepresidente esecutiva ma osteggiata dal Ppe. Ieri, in tarda serata, il Parlamento europeo ha concluso le valutazioni dei commissari. (ilmessaggero.it)

Mercoledì al Parlamento europeo è andato in scena un melodramma che ha sfiorato la farsa. (Corriere della Sera)

Alla fine, i Socialisti e i Liberali europei hanno dovuto ingoiare l'amara pillola e dare il via libera alla nomina di Raffaele Fitto, del gruppo dei Conservatori, a commissario Ue con l'incarico di vicepresidente esecutivo. (Italia Oggi)