Il Bitcoin «vede» quota 100 mila dollari, spinto anche dal mercato dei derivati

Come scrive il «Financial Times» (FT), le piattaforme di trading di criptovalute si stanno espandendo rapidamente nel settore dei derivati, forte delle regolamentazioni più severe e la promessa di rendimenti alti che possano attirare nel mercato gli investitori, anche quelli più prudenti, come gli istituzionali. Questo mese, riferisce il FT, la società olandese D2X inizierà a negoziare future e opzioni su Bitcoin ed Ether (contro euro), mentre le società londinesi One Trading e GFO-X (Global Futures and Options Ltd) hanno entrambe in programma il lancio di simili programmi di trading sui criptoderivati all’inizio del prossimo anno. (Corriere del Ticino)

Su altri giornali

La criptovaluta decollata dopo l'elezione del presidente americano Donald Trump, considerato un suo sostenitore, avanza dell'1,16% a 99.217 dollari, spinta dalle attese per una regolazione più benevola. (ilmessaggero.it)

Leggi tutta la notizia Oggi il Bitcoin ha superato i 98.000 dollari, raggiungendo un nuovo massimo storico e mantenendo vivo lo slancio del mercato delle criptovalute. (Virgilio)

MILANO – L’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca ha acceso il Bitcoin che in queste ore, dopo avere aggiornato ogni giorno il proprio record personale si trova a un passo dalla soglia dei 100 mila dollari dopo essere cresciuto del 45% da quando il tycoon ha vinto le presidenziali americane. (la Repubblica)

Bitcoin, è ora di prenderlo sul serio

C’è stato un tempo in cui Donald Trump definiva le criptovalute una «truffa». Aggiungendo che le monete virtuali, se non regolamentate, potevano «facilitare comportamenti illeciti, tra cui il traffico di droga». (il manifesto)

Bitcoin raggiungerà i 140.000 dollari, affermano tre AI che gestiscono un fondo di investimento da 30 milioni di dollari Il comitato di investimento di Intelligent Alpha è composto da tre IA e il CEO del fondo cerca di non intralciarli. (CoinDesk)

Il mondo delle criptovalute è diventato un’industria, persino più seria e strutturata dei suoi testimonial più pesanti: Trump, Musk (e di riflesso il nostrano Salvini). (la Repubblica)