Mondiale per Club, la Numia Vero Volley trova il riscatto contro lo Zamalek e va in semifinale
La Numia Vero Volley Milano spazza via le nubi che si erano addensate dopo il match contro il Tianjin e lo fa in modo perentorio e senza badare troppo per il sottile. Il 3-0 inflitto alle egiziane dello Zamalek, piuttosto agevole come i parziali dimostreranno, certifica la qualificazione delle rosa, mai realmente in discussione, alle semifinali del Mondiale per Club, che si disputeranno sabato. Per avere un quadro più preciso della situazione bisognerà attendere le partite successive, ma è assai probabile uno scontro fratricida con Conegliano, che dunque potrebbe disputarsi ben prima dell'ultimo atto della manifestazione iridata. (MilanoToday.it)
La notizia riportata su altre testate
La gara era decisiva per l’accesso alle semifinali, il team di coach Lavarini per qualificarsi non doveva concedere alle avversarie più di 49 punti: ma con un parziale di 9-0 Milano ha indirizzato il match, arrivando al 25-9, 25-13, reagendo a un piccolo vantaggio delle egiziane operando il sorpasso sul 9-8 fino al 25-18 definitivo. (la Repubblica)
Vittoria netta e semifinale conquistata. Tutto facile per la Vero Volley, che riscatta così la brutta sconfitta di ieri contro le cinesi del Tianjin Bohal e raggiunge Conegliano, già qualificata nell'altro gruppo. (La Gazzetta dello Sport)
CLICCA PER AGGIORNARE LA DIRETTA LIVE 9.18: Partita divertente e ben giocata dalla squadra di Santarelli che, come da programma, qualche difficoltà l’ha incontrata contro le giapponesi, molto forti in difesa, un po’ meno sulla ricostruzione. (OA Sport)
Leggi tutta la notizia Serie A1 femminile Squadra Conegliano In un torneo che concentra parecchie partite in un breve lasso di tempo il giorno di riposo è solo per definizione. (Virgilio)
Il successo garantisce alla squadra allenata da Stefano Lavarini il pass per le semifinali e ora non resta che aspettare domani per conoscere l'avversaria, che rischia di essere proprio l'altra squadra italiana in lizza, l'Imoco Conegliano (La Stampa)