COP29: la priorità è, al solito, l’accordo sul mercato dei crediti di carbonio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
I primi risultati della COP29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, non sembrano dare molta speranza in merito a una reale possibilità di cambiamento rispetto alle politiche ambientali. Numerosi tra i partner dell’evento sono coinvolti nel settore dell’energia fossile, mentre lo stesso presidente dell’Azerbaijan (Paese ospitante la COP), Ilham Aliyev, ha definito petrolio e gas un «dono di Dio». (L'INDIPENDENTE)
Se ne è parlato anche su altri media
Roma, 14 nov. - Come decarbornizzare il trasporto pesante sia stradale che marittimo? Quali alternative abbiamo? Quale il ruolo dell'intermodalità? Se ne parlerà il 18 novembre presso il Centro Studi Americani in via Caetani 32 in occasione della presentazione dello studio "Dercabonizzare i trasporti pesanti. (Il Sole 24 ORE)
Cari colleghi, questo vertice, per cui ringrazio la presidenza azera, è chiamato a dare ulteriore impulso all’impegno per limitare l’aumento della temperatura globale entro gli 1,5°C. A Dubai ci siamo posti obiettivi ambiziosi: triplicare la capacità di generare energia rinnovabile nel mondo e raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030. (il Giornale)
I negoziati alla Cop29 di Baku sono concentrati tutti su un tema cruciale: trovare i fondi necessari per operare la transizione ecologica, mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi agli impatti ormai inevitabili che essi comportano. (LifeGate)
(La Presse) E’ andata in scena questa mattina a Baku, in Azerbaigian, la protesta di circa 50 persone alla sede della Cop29, dove gli attivisti hanno manifestato per chiedere che i Paesi trovino un accordo sui finanziamenti per il clima. (LAPRESSE)
È molto divertente quanto succede alla famosa Cop29, quell’incontro internazionale che si occupa dell’ambiente del mondo. Sapete dove la fanno? A Baku, in Azerbaijan! E il padrone di casa, appena arrivano tutti i delegati, 50mila persone dice “il petrolio è un dono di Dio”. (Nicola Porro)
“Ma, al di là di Trump, ci sono tutti gli altri che hanno firmato l’accordo e la Ue che porta a Baku una posizione condivisa“, avverte Luigi di Marco dell’Alleanza italiana dello Sviluppo Sostenibile (AsViS), “e poi non dimentichiamo le ambiguità di Trump e di Elon Musk che produce le auto elettriche”. (Agenda Digitale)