Così lo ricorda la sua famiglia: "Sognatore e grande lavoratore. Credeva fortemente nelle sue idee"
"Cesare nella sua vita ha messo sempre la faccia in tutto". Dopo decine di trasmissioni televisive, articoli di giornale, ritratti social, memorie personali ed episodi emersi dal ricordo collettivo, la famiglia di Cesare Ragazzi prima del congedo dal rito funebre che si è celebrato nella stessa chiesa dove fu battezzato e poi sposato ha affidato alla lettura di un’amica il ritratto autentico di Cesare Ragazzi. (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ma a chiunque sia cresciuto nei favolosi Eighties a pane, meglio: a paninari, e tivù private ieri è sovvenuta la stessa fra… Margaret Thatcher, Ronald Reagan e Giovanni Paolo II sconfiggevano il comunismo; Cesare Ragazzi, la calvizie. (La Stampa)
Nacque così, nella sua mente fervida d… Come raccontò Cesare Ragazzi in un'intervista poco aver venduto la sua azienda a un fondo finanziario londinese nel 2011 - gli era venuta dai film western: «I film di allora erano quasi tutti di indiani e cow boy e gli indiani scalpavano i cow boy come trofeo. (La Repubblica)
Con queste parole commosse, Nicola Ragazzi ricorda al Corriere della Sera il padre Cesare, scomparso a 83 anni il 28 dicembre in seguito ad un malore. “Se n’è andato senza avere nessuna recriminazione, perché fino alla fine ha sempre fatto di tutto, senza mai pestare i piedi a nessuno e con umiltà”. (Il Fatto Quotidiano)
Il teleboom economico modificò il lessico famigliare degli italiani come Dante e Manzoni, o purtroppo di più: ci si salutava a colpi di ciribiribì, vavavùma e atai, ed era tutto un concludend… (La Repubblica)
Sarà lunedì mattina, 30 dicembre, alle 10 nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano a Bazzano-Valsamoggia". – "Con i miei fratelli, Alessia e Nicola, abbiamo scelto la canzone ‘La Mia Libertà’ di Franco Califano per il funerale di mio padre Cesare. (il Resto del Carlino)
Non poteva essere che questo l’ultimo saluto, stampato nel ricordo del funerale che è stato distribuito ieri mattina ai tanti partecipanti al rito funebre dell’imprenditore bolognese che, negli anni Settanta del secolo scorso, inventò quell’idea meravigliosa che lo ha fatto entrare nella storia del costume nazionale. (il Resto del Carlino)