Sanità pubblica in crisi, il rapporto GIMBE lancia l’allarme sul Sistema Sanitario Nazionale

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SALUTE

Il 7° Rapporto GIMBE sullo stato del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) evidenzia gravi criticità che richiedono urgenti scelte politiche per salvaguardare il diritto costituzionale alla salute, oggi sempre più a rischio di diventare un privilegio riservato a pochi. Il documento analizza temi chiave come il finanziamento pubblico, la spesa sanitaria, i livelli essenziali di assistenza (LEA), la governance Stato-Regioni, l’autonomia differenziata, la gestione del personale sanitario, gli sprechi, le inefficienze e l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In particolare, il rapporto sottolinea come la sanità pubblica italiana, un tempo fiore all’occhiello del welfare del Bel Paese, stia precipitando in una crisi che potrebbe diventare irreversibile. La situazione è particolarmente critica in alcune regioni, come la Campania, dove, secondo Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega, si vive in media tre anni in meno rispetto alla provincia autonoma di Trento. Questa disparità, evidenziata dai dati pubblicati dalla Fondazione GIMBE, mette in luce le inefficienze e le responsabilità politiche che hanno portato alla situazione attuale.

Il rapporto GIMBE non si limita a fotografare la crisi, ma offre anche una serie di raccomandazioni per invertire la rotta. Tra queste, l'aumento del finanziamento pubblico, la riduzione degli sprechi e delle inefficienze, e una migliore gestione del personale sanitario. Inoltre, il documento sottolinea l'importanza di una governance più efficace tra Stato e Regioni e la necessità di attuare pienamente il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il 7° Rapporto GIMBE rappresenta un campanello d'allarme per il Sistema Sanitario Nazionale, evidenziando la necessità di interventi urgenti e mirati per garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini italiani.