L'intelligenza artificiale come mercato globale
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Viviamo in un'epoca in cui l'intelligenza artificiale, spesso ridotta alla sua forma generativa e ai chatbot, è percepita come l'unica rivoluzione possibile. Tuttavia, l'AI, o per essere più precisi, l'apprendimento automatico, può rappresentare molto di più e crescere in modi completamente diversi, a patto di cambiare prospettiva. Secondo il professor Michael I. Jordan, l'intelligenza artificiale è un sistema complesso di agenti intelligenti che interagiscono, collaborano e competono, proprio come in un mercato globale.
Ma cos'è realmente l'intelligenza artificiale? Quali sono le sue potenzialità e quali interrogativi etici pone? Dal 16 al 18 ottobre 2024, a Parma, si terrà la quarta edizione del Mini Digital Festival, tre giorni di incontri e seminari dedicati ai temi più intriganti legati all'AI. Durante l'evento, si discuterà non solo delle potenzialità dell'intelligenza artificiale, ma anche di come essa stia cambiando il mestiere del giornalista e del pubblicitario, e di come integrare AI e creatività. Inoltre, verranno affrontati temi come il rapporto fra tecnica, leadership e competenze umane.
Un sondaggio recente ha rivelato che la maggior parte dei datori di lavoro è preoccupata per i cambiamenti nella legislazione sul lavoro derivanti dalle elezioni del 2024 o 2025 in Europa. La percentuale di preoccupati arriva all'84%. Più di tre quarti (77%) temono anche per l'impatto che le elezioni presidenziali degli Stati Uniti potrebbero avere sulle proprie attività. Quanto all'AI, nell'ultimo anno il suo uso nei processi di gestione delle risorse umane è aumentato negli ambienti di lavoro europei.
La selezione dei giovani, affidata sempre più spesso all'intelligenza artificiale, è vista come uno strumento efficiente ma privo di empatia