La Casa Bianca bacchetta Stellantis: "Rispetti gli impegni"

Stellantis ha comunicato oggi, mercoledì 16 ottobre, alle Organizzazioni Sindacali le prossime giornate di sospensione delle attività produttive previste per alcuni stabilimenti italiani, quello di Pomigliano d'Arco, di Termoli e di Pratola Serra, nel mese di novembre. “Siamo determinati a garantire la continuità dei nostri impianti e delle attività in questo momento complicato e continuiamo a supportare tutti i nostri colleghi e colleghe in questa fase", ha affermato l’azienda. (il Giornale)

Su altri giornali

Questa volta non riguarda ancora lo stabilimento di Mirafiori alle prese da diverso tempo con diversi stop produttivi e la cassa integrazione a causa della scarsa domanda della FIAT 500 elettrica. Brutte notizie sul fronte della produzione auto italiana. (HDmotori)

Stellantis fa perdere la pazienza anche alla Casa Bianca. “Vogliamo che Stellantis rispetti gli impegni presi“, ha tuonato ieri Washington. Un monito sicuramente collegato alle imminenti elezioni presidenziali americane, visto l’importante bacino di voti racchiusi nell’indotto dell’auto, ma anche un affondo clamoroso contro Carlos Tavares. (Nicola Porro)

Dopo i 12 giorni di stop della produzione ad ottobre nello stabilimento Stellantis di Pomigliano, anche a novembre la situazione è più o meno analoga con ulteriori giorni di blocco totale dell’attività. (Corriere della Sera)

La Casa Bianca apre il fuoco su Stellantis

Le prospettive del gruppo italo-francese hanno anche spinto Moody’s a rivedere al ribasso l’outlook. Preoccupazione condivisa anche dalla Casa Bianca, la cui portavoce ha invitato Stellantis rispettare gli impegni presi con l’Uaw (il sindacato Usa del settore auto). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ci saranno tutti i leader delle opposizioni domani a piazza del Popolo, a Roma, con i sindacati dei metalmeccanici nel giorno dello sciopero del settore automotive. Da Calenda a Fratoianni, passando per Schlein e Conte sotto lo striscione che dice: «Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto». (il manifesto)

Timori forti in Europa e altrettanto negli Usa dove a sollecitare chiarezza, schierandosi al fianco del sindacato Uaw, è anche la Casa Bianca. L'ad di Stellantis, Carlos Tavares, oltra a non dare certezze sul futuro (non solo in Italia), ora non esclude la possibile chiusura di alcuni siti dinanzi all'avanzare della concorrenza cinese. (il Giornale)