Mic: Fratoianni, 'se 'visione anticipata' Report P.Chigi gravissimo, Rai chiarisca'

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Civonline INTERNO

"La puntata di Report visionata in anticipo a Palazzo Chigi? Ha ragione l’Usigrai a chiedere ai vertici l‘azienda chiarezza fino in fondo, perché se fosse vero sarebbe una cosa gravissima per la nostra democrazia. Non siamo l’Ungheria di Orban o la Russia di Putin. Anche noi aspettiamo parole chiare e nette da parte dei vertici Rai". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs. "E se fosse davvero avvenuta questa “visione anticipata” - conclude il leader di SI - o se solo qualcuno avesse ipotizzato una simile iniziativa sarebbe una ragione un più, dopo l’inaccettabile insulto contro Formigli, per un ricambio urgente e ormai assolutamente necessario alla direzione approfondimento della Rai". (Civonline)

Su altre testate

(Adnkronos) – “È assurdo che si sia costretti a smentire l’ennesima notizia inventata dalla stampa, segnatamente dal Fatto Quotidiano che oggi, 27 ottobre, ha scritto che Palazzo Chigi sarà informato in anticipo sui contenuti della puntata di Report in onda stasera. (OglioPoNews)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Report contro il centrodestra mentre si vota in Liguria per il rinnovo del consiglio regionale. (Liberoquotidiano.it)

Così fonti di P.Chigi in una nota. "È assurdo che si sia costretti a smentire l'ennesima notizia inventata dalla stampa, segnatamente dal Fatto Quotidiano che oggi, 27 ottobre, ha scritto che Palazzo Chigi sarà informato in anticipo sui contenuti della puntata di Report in onda stasera. (Adnkronos)

Tranquillizzamo l'Usigrai: Report non lo vediamo in onda, figuriamoci in anteprima, e di domenica, a Palazzo Chigi". "È assurdo che si sia costretti a smentire l'ennesima notizia inventata dalla stampa, segnatamente dal Fatto Quotidiano che oggi ha scritto che Palazzo Chigi sarà informato in anticipo sui contenuti della puntata di Report in onda stasera. (Civonline)

A partire dal presunto conflitto d’interessi che avrebbe portato alle dimissioni di Francesco Spano, capo di gabinetto voluto da Giuli, il quale non ha fatto neanche in tempo ad ambientarsi tra le mura del Dicastero. (Nicola Porro)