Santanchè: «Un pezzo di FdI mi vuole fuori? Chissenefrega, non mi dimetto»
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«Un pezzo del partito mi vuole fuori? Chissenefrega! Pazienza. Ho pochi amici, ma ho sempre contato solo su me stessa». Daniela Santanchè ha l’aria provata, ma quando accetta questa conversazione pronuncia parole da guerriera, non ci sta a restare nel tritacarne, non ci sta a sentirsi dire, anche dalla premier, che le tocca fare una riflessione sull’opportunità di conciliare indagine penale e lavoro del ministro del Turismo. (Corriere Roma)
Se ne è parlato anche su altre testate
E lo diciamo oggi più che mai. Abbiamo due indagati, ma ne manca un terzo. (Civonline)
E il dem Furfaro: "Meloni doveva accompagnarla alla porta giorni fa". (Fanpage.it)
Quanto letto oggi su alcuni quotidiani nazionali mi lascia basita. Ricostruzioni fantasiose di mie dichiarazioni che non hanno niente a che fare con me. (Tiscali Notizie)
Il potere di revoca dei ministri distingue un presidente del Consiglio all’italiana – un primus inter pares – da un premier inglese o da un presidente americano: «Giorgia Meloni è una leader più forte di numerosi predecessori – continua – Ciononostante, non può cambiare con un tratto di penna uno o più ministri. (Corriere TV)
Giorgia Meloni è indagata per favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio in Libia di Almasri, su cui pende il mandato di arresto della Corte penale internazionale dell’Aia. GIORGIA MELONI INDAGATA PER IL RIMPATRIO DI ALMASRI: “NON SONO RICATTABILE E NON MI FACCIO INTIMIDIRE”. (Il Fatto Quotidiano)
La ministra costretta a smentire le ricostruzioni di alcune sue dichiarazioni: "Non ho mai detto chi se ne frega del partito". (Il Fatto Quotidiano)