Il ragazzo con i pantaloni rosa, un film per guarire le ferite del bullismo
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il ragazzo con i pantaloni rosa, un film per guarire le ferite del bullismo Il ragazzo con i pantaloni rosa Lo scorso lunedì 14 ottobre Leonardo Calcina, di appena 15 anni, si è tolto la vita in provincia di Senigallia, dove viveva con la madre. Lo ha fatto con la pistola di ordinanza che il padre, vigile urbano, custodiva nella sua cassaforte; il ragazzo ha disattivato la telecamera di sorveglianza, ha aperto l’armadio dove si trovata la pistola, si è allontanato dalla casa dove il padre viveva con la propria compagna e non ha fatto più ritorno. (Today.it)
La notizia riportata su altre testate
Già la presentazione della vera storia non è andata benissimo: più di qualche studente presente in platea frequentante gli istituti romani ha espresso commenti omofobici. (Tecnica della Scuola)
Il ministro Valditara che tuona, promettendo sanzioni esemplari contro gli studenti rei di aver fischiato e sbeffeggiato il film loro somministrato, con l’intento di sensibilizzarli su un tremendo caso di omofobia, cerca di unire due atteggiamenti opposti. (Start Magazine)
A Treviso, un gruppo di genitori di una scuola ha espresso contrarietà alla proiezione del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, pellicola incentrata sul tema del bullismo e ispirata alla storia vera di Andrea Spezzacatena. (Orizzonte Scuola)
«Un film non ha mai ucciso nessuno, l'omofobia sì». (La Tribuna di Treviso)
La mamma di Andrea, Teresa, scopre dopo la morte del figlio di quei ragazzi che gli hanno rovinato la vita al punto di spingerlo a distruggerla. È il 2012. (il Giornale)
Sul caso è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. (Fanpage.it)