"Non festeggiavo, è solo giustizia per mamma". La figlia di Giuseppe Lacarpia spiega il post su Facebook
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Antonella Lacarpia, figlia della vittima del femminicidio avvenuto a Gravina di Puglia il 6 ottobre scorso, spiega il motivo del post su Facebook a seguito del suicidio del padre in carcere: "Quelle emoticon non sono per quanto successo a mio padre. Non festeggiavo, è solo giustizia per mamma". (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Una delle quattro figlie della coppia su Facebook ha commentato: "Sono tutte le preghiere che abbiamo fatto a mamma" (Fanpage.it)
Così le indagini della Polizia hanno scoperto la verità: la donna non si era mai allontanata da casa e il suo cadavere, avvolto nella plastica, è stato trovato nel doppio fondo dell’armadio della sua stanza da letto. (Frosinone News)
Una notizia quella del suicidio, rilanciata su Facebook da una delle figlie, ancora scossa dalla tragedia familiare, con una serie di emoticon di gioia. Si è suicidato in carcere Giuseppe Lacarpia, il 65enne che la notte tra il 5 e il 6 ottobre ha ucciso la moglie dandole fuoco in macchina e poi, dopo che lei era fuggita, immobilizzandola sull'asfalto per finirla a mani nude. (il Giornale)
Da quel giorno, sua figlia Antonella non si dà pace. «Sono tutte le preghiere che abbiamo fatto a mamma». (Corriere della Sera)
Si è tolto la vita nel carcere di Bari Giuseppe Lacarpia, il 65enne di Gravina di Puglia (Bari) fermato il 6 ottobre con l’accusa di aver ucciso la moglie 60enne Maria Arcangela Turturo. (Il Fatto Quotidiano)
Giuseppe Lacarpia, 65enne di Gravina in Puglia (Bari), è stato ritrovato morto nella sua cella del carcere di Bari che condivideva con altri 7 detenuti. Gli agenti di polizia penitenziaria, intervenuti intorno alle 2 di notte su segnalazione dei compagni di cella, hanno trovato Lacarpia senza vita, steso nel suo letto con un lenzuolo legato al collo e attaccato, dall’altra parte, alle sbarre del letto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)