Caro Cesare Cremonini, Valentino Rossi ha ragione: “Ma che ca**o te ne frega dei record?”
Il nuovo album di Cesare Cremonini si chiama Alaska Baby. Esce in un venerdì mattina di fine novembre, come una rasoiata che affetta l’aria fredda, densa di goccioline invisibili e carica di nebbia. La gente annaspa sulle strade umidicce che portano al lavoro; attraversa incroci e rotonde che si assomigliano, percorre vie piatte che sono le stesse del giorno prima, scommette su un semaforo verde che le avvicini a fine giornata, punta sulla speranza di intravedere il weekend. (MOW)
Su altre testate
C’erano stati i Lùnapop, fenomeno teen di fine anni 90, esplosi e implosi nel giro di un disco che però aveva svelato una qualità a lunga gittata. È come un terzo esordio per Cesare Cremonini. (Corriere della Sera)
Dopo un periodo di successi straordinari e concerti davanti a folle enormi, ha deciso di partire per un lungo viaggio che lo ha visto attraversare il mondo… (L'HuffPost)
Tra i brani il duetto con Elisa “Aurore Boreali” che parla di umanità e amore: “Trovare il coraggio di amare, sembra banale, ma per me è stato un passaggio dolorosissimo. “Alaska Baby” è l’ottavo album in studio di Cesare Cremonini (Il Fatto Quotidiano)
Il cantante racconta il suo ultimo lavoro discografico ‘Alaska baby’ in uscita il 29 novembre. L'album, dal forte spirito internazionale, segna un nuovo inizio per l’artista in un lungo viaggio alla scoperta dei suoi confini. (Il Sole 24 ORE)
La canzone dedicata a Bologna che nel suo nuovo disco “Alaska baby” Cesare Cremonini canta assieme a Luca Carboni a poche ore dall’uscita ha già raccolto… (La Repubblica)
Un progetto complesso e ambizioso che, come raccontato dallo stesso autore, nasce da un percorso personale (oltre che geografico) che ha condotto il cantante da Bologna ai ghiacci dell'Alaska, attraversando luoghi simbolici della storia della musica americana come Memphis, Nashville e Seattle. (ilmattino.it)