Crosetto: "Attacco di Israele contro base Unifil possibile crimine di guerra, non è stato incidente"

"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane contro la base Unifil potrebbero costituire crimini di guerra, sicuramente rappresentano gravissime violazioni al diritto internazionale umanitario. Violazioni non giustificate da alcuna necessità militare". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto in una conferenza stampa convocata d'urgenza. (Fanpage.it)

Su altre fonti

Le ragioni dell’Idf, le forze di difesa di Tel Aviv, consistono in piani d’attacco da eseguire contro le postazioni di Hezbollah a ridosso della linea blu di demarcazione Israele-Libano. La guerra è guerra e i generali israeliani non si fermano davanti a tre basi Unifil, per quanto grave sia il problema diplomatico e politico che quei colpi possono provocare. (ilmessaggero.it)

L'attacco, avvenuto nonostante i ripetuti avvertimenti di Hezbollah e l'ordine ai militari UNIFIL di rimanere nelle basi, ha suscitato l'immediata condanna dell'Italia, che schiera il contingente più numeroso con circa 1.200 soldati. (La Stampa)

E' di 1.256 militari italiani la consistenza massima annuale autorizzata dall'Italia per il contingente nazionale impiegato in Unifil, 374 mezzi terrestri e sei mezzi aerei. Sono i numeri della missione dell'Onu in Libano finita sotto i colpi dei soldati israeliani che hanno colpito il quartier generale e due basi a comando italiano. (Adnkronos)

Attacco ai caschi blu: I tank israeliani sparano sulle basi degli italiani

Protesta formale dell'Italia con Israele dopo che il quartier generale e due basi italiane dell'Unifil nel sud del Libano sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell’esercito di Tev Aviv. (LaC news24)

Il governo italiano è furibondo e ha espresso forte e chiara la sua protesta: "Non lo accettiamo". L'assalto da parte dell'esercito israeliano a tre basi Unifil in Libano è inaccettabile. (Secolo d'Italia)

BEIRUT – Il sole è già alto in cielo quando un primo attacco colpisce il punto di osservazione n.12, la torretta di avvistamento più avanzata gestita dalla missione Onu Unifil nel sud del Libano, al confine con Israele (la Repubblica)