Trump, rivista l’incriminazione per il 6 gennaio. Ed è ancora scontro sul dibattito con Harris

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Corriere della Sera ESTERI

Bloccato dalla Corte Suprema che ha sancito l’immunità dei presidenti per tutti gli atti che hanno un profilo pubblico, Jack Smith non molla la presa: il superprocuratore che ha incriminato Donald Trump per una serie di ipotesi di reato federali, e in particolare per avere promosso l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, ha presentato una nuova incriminazione nei confronti dell’ex presidente che, in realtà, è una revisione del vecchio capo d’imputazione, concepita in modo da tentare di renderlo compatibile con la sentenza della Corte Suprema. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Il procuratore speciale Jack Smith ha rivisto l’incriminazione contro Donald Trump per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio, tenendo conto della decisione della Corte Suprema sull’immunità. Nel processo sull'assalto al Congresso Usa, Trump è accusato di aver cercato di sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020, che aveva perso contro l’attuale presidente Joe Biden. (Italia Oggi)

Il procuratore speciale Jack Smith ha infatti presentato un atto d'accusa sostitutivo nel caso che riguarda l'interferenza elettorale dell'ex inquilino della Casa Bianca nell'ambito dell'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2001. (Fanpage.it)

Il consigliere speciale Jack Smith ha rielaborato l’atto di accusa contro Trump riguardo il caso delle interferenze elettorali federali del 2020. (il manifesto)

Usa 2024 68 – Il procuratore speciale Jack Smith ha riformulato le accuse contro Donald Trump, per la sommossa del 6 gennaio 2021, da lui sobillata, tenendo conto della sentenza emessa dalla Corte Suprema sulla parziale immunità di cui gode un presidente degli Stati Uniti quando agisce come presidente. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

La speranza è che le revisioni siano accettate… (la Repubblica)

Il procuratore speciale Jack Smith ha infatti rivisto l’accusa nella nostra serata di ieri, 27 agosto. Nulla ancora è dato per certo, ma la revisione dell’incriminazione contro Donald Trump per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 da parte di migliaia di suoi seguaci può aprire nuovi scenari. (Open)