La guerra dei dazi Usa-Cina a nuovi livelli: ecco gli effetti sul tech
Pechino blocca l'export di minerali strategici, provocando un'escalation nella guerra commerciale. Ma è una reazione alle mosse Usa, Biden e Trump. Le conseguenze colpiscono le catene di approvvigionamento globali e aprono nuovi fronti di tensione geopolitica tra le due superpotenze (Agenda Digitale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ecco cosa sta succedendo (CorCom)
Poche settimane prima del giuramento di Donald Trump, Biden rafforza la posizione statunitense per ostacolare la capacità della Cina di accedere e produrre chip, che possono aiutare a far progredire l’intelligenza artificiale per applicazioni militari, o comunque minacciare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. (QuiFinanza)
Nonostante manchino ancora due mesi al giorno dell’inaugurazione, la tensione tra i due paesi è tornata ai livelli del 2017: il presidente eletto, infatti, sta marcando il territorio con post su Truth Social e dichiarazioni che portano direttamente verso un nuovo scontro. (ilmessaggero.it)
Gallio, germanio, antimonio e materiali super duri non potranno più essere esportati in Usa a causa delle preoccupazioni «per la sicurezza nazionale», ha dichiarato il Ministero del commercio cinese che imporrà anche una revisione più rigorosa dell'uso finale dei prodotti a duplice uso legati alla grafite, spediti in America (Milano Finanza)
E ha messo nel mirino una serie di metalli strategici, di importanza cruciale non solo nelle applicazioni hi-tech ma anche nell’industria della difesa. Stiamo parlando di gallio, germanio e antimonio, per cui Pechino ha annunciato lo stop immediato alle esportazioni negli Usa: una “vendetta” annunciata poche ore dopo l’ennesima stretta di Washington sul fronte dei microchip. (Il Sole 24 ORE)
La Cina ha annunciato lo stop "con effetto immediato" all'export verso gli Stati Uniti di componenti chiave per la produzione dei microprocessori. (Tuttosport)