L'ira di Malagò: "Vergogna! Arbitri di Paesi vicini a quello dell'avversario... Non si può"

Mai visto un Giovanni Malagò così furioso. Nella concitazione del dopo finale, tra tecnici federali furibondi e urlanti, il presidente del Coni a caldo è stato netto: “Vergognoso quello che è successo”. Il riferimento era agli ultimi assalti, con le tre controverse stoccate finali sul 14-14. Sulle prime due Hao Huang, l’arbitro di Taipei, e il suo assistente video, il sudcoreano Sang Suh, hanno scelto di non decidere. (DAZN)

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E dopo gli ennesimi episodi dubbi di giornata, contro Michele Lombardo nel judo e Filippo Macchi nel fioretto, ad alzare la voce ci ha pensato direttamente il presidente del CONI, Giovanni Malagò. Non si può parlare di un’Italia fortunata quella che sta affrontando le Olimpiadi di Parigi. (Calcio e Finanza)

Ho 22 anni, una famiglia stupenda, degli amici strepitosi e una fidanzata che mi lascia costantemente senza parole. Eppure – dice – a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato. (Quotidiano Sportivo)

, l’argento nel fioretto. Durante queste Olimpiadi, troppo spesso gli arbitri stanno facendo pendere la bilancia del loro giudizio a sfavore degli atleti italiani non riconoscendone le giuste vittorie. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Olimpiadi, altro furto all’Italia: Macchi privato dell’oro nel fioretto e la rabbia di Cerioni

I primi tre giorni delle Olimpiadi di Parigi 2024 hanno regalato diverse soddisfazioni allo sport italiano ma alcune delusioni. Gli atleti azzurri non stanno avendo fortuna con gli arbitri, ieri sera c'è stata l'ennesima dimostrazione. (AreaNapoli.it)

Filippo Macchi, il ragazzo che vinse due volte. Mentre infuriava la protesta della delegazione azzurra per l’arbitraggio di Hao Huang da Taipei e del suo assistente video, il sudcoreano Sang Suh, con Giovanni Malagò presidente del Coni furibondo al grido di “Vergogna!”, Filippo Macchi si distingueva per sobrietà: “Non credo che ci sia stata malafede da parte dei giudici. (La Gazzetta dello Sport)

Due Se lassù nessuno ci ama alle Olimpiadi, dopo gli scandalosi arbitraggi di domenica scorsa, evidentemente il destino cinico e baro continua ad aleggiare contro l'Italia. (Secolo d'Italia)