Unifil, perché i militari Onu non vanno via dal Libano? «Non possiamo lasciare campo libero»: il piano evacuazione resta nel cassetto

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ilmessaggero.it ESTERI

Nessuno si muova. A questo punto è una questione di principio. A Roma considerano «un ricatto» la richiesta israeliana di spostare le truppe Unifil. Di più: ai vertici del governo, nelle ore successive all’attacco deliberato contro le postazioni Onu presidiate anche dagli italiani, si è fatta strada una convinzione. Benjamin Netanyahu vuole fare piazza pulita. Liberare il confine Sud del Libano per avere campo libero a un’invasione di terra senza gli occhi indiscreti delle forze di interposizione. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Sicuramente "violazioni non giustificate", ha aggiunto Crosetto che ha anche comunicato di aver "espresso un fortissimo disappunto" al ministro della Difesa israeliano gallant e all'ambasciatore israeliano. (il Dolomiti)

"Tra l'altro - ha continuato il direttore della rivista Limes, riferendosi ai raid contro le basi - non si è trattato nemmeno di un atto, ma di una serie di atti. "Altro che spiegazioni": così Lucio Caracciolo, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha commentato il comunicato dell'Ambasciata israeliana in Italia, che ha giustificato gli attacchi contro basi italiane Unifil nel sud del Libano dicendo che ai militari era stato ordinato di ritirarsi. (Liberoquotidiano.it)

Che a rigore dovrebbe essere chiamata Unifl-2, perché subentrò a una missione precedente che fu un clamoroso fallimento. ROMA. (La Stampa)

IL VIDEO. Crosetto: atti ostili potrebbero costituire crimini di guerra

L’analisi del giornalista Giampaolo Cadalanu, per tanti anni inviato di guerra per il quotidiano La Repubblica (in Africa, in Afghanistan, nei Balcani), su quello che è successo in Libano. L'esercito israeliano ha preso di mira le basi dell'Unifil, la missione dell’Onu guidata dalla Brigata Sassari. (L'Unione Sarda.it)

Un incontro urgente con l’ambasciatore israeliano, un’altrettanto rapida conferenza stampa per spiegare ai cittadini cosa sta succedendo alle truppe italiane stanziate in Libano, nell’ambito della missione Unifil (Open)

Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto in una conferenza stampa convocata d'urgenza. "Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane contro la base Unifil potrebbero costituire crimini di guerra, sicuramente rappresentano gravissime violazioni al diritto internazionale umanitario. (Fanpage.it)