L’ondata di disinformazione transfobica alle Olimpiadi di Parigi

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Corriere del Ticino ESTERI

La disinformazione transfobica è spopolata in occasione dell’incontro del 1° agosto 2024 tra la pugile italiana Angela Carini e l’atleta algerina Imane Khelif per gli ottavi di finale del torneo pesi welter. La partecipazione di Khelif ha da subito suscitato polemiche, in quanto l’alteta è stata accusata ingiustamente e in maniera infondanta di essere transgender. Khelif era stata già esclusa dai Mondiali 2023 perché secondo i test del DNA dell’International Boxing Association (che però non è riconosciuta dal Comitato olimpico internazionale) aveva i cromosomi XY, tipicamente maschili. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ma andiamo per ordine. Devi difendere l’indifendibile e non sai come fare? Devi in qualche modo spedire la palla in tribuna e coltivare la narrazione della sinistra? Beh, la soluzione è semplice: c’è il fascismo. (il Giornale)

Chesterton: «Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate». Guantoni e ganci si sono incrociati, ieri, per “dimostrare” la realtà: ossia che non è possibile far competere su un ring di pugilato una donna con un’atleta intersessuale o transgender che sia. (Secolo d'Italia)

non sto seguendo le Olimpiadi da appassionato ma da giornalista curioso nonché da fruitore dell'informazione il quale legge i giornali e vede i telegiornali, che ovviamente ci raccontano quello che sta accadendo a Parigi in questi giorni. (il Giornale)

La sinistra americana non è tanto diversa da quella italiana: le donne vanno difese quando conviene. Il leader della Casa Bianca e la candidata dem alle presidenziali di novembre non hanno rilasciato dichiarazioni ai microfoni di Fox News. (il Giornale)

Le notizie di atleti trans biologicamente maschi che dominano le gare femminili, surclassando le avversarie e rovinando il senso di meritocrazia, non sono solo preoccupanti, sono una vera e propria porcheria. (Valledaostaglocal.it)