Sinner e il caso doping, parla l’Itia: “Il nostro giudizio è indipendente dal profilo del giocatore coinvolto”

“Il processo di gestione dei casi antidoping è complesso e comprendiamo che può essere fonte di confusione comprendere le differenze di esito o le incongruenze percepite nel processo. Per essere assolutamente chiari, il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping e dal Programma antidoping del tennis. Il modo in cui gestiamo i casi non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Così il Ceo dell'antidoping del tennis, Karen Moorhouse, difende la decisione dell'Itia nata dalla valutazione di "circostanze, fatti e dati scientifici", indipendemente dal "profilo del giocatore coinvolto". (Il Mattino di Padova)

La Wada, agenzia mondiale antidoping, ha fatto appello al Tas contro questa decisione, e adesso l’Itia, attraverso un comunicato del ceo Karen Moorhouse, ha voluto spiegare meglio la sua posizione. (La Gazzetta dello Sport)

L'agenzia puntualizza la decisione presa sul tennista italiano, trovato positivo al clostabol e scagionato perché 'No Fault or Negligence' (LAPRESSE)

Sinner, caso doping. Itia: 'Nostra sentenza secondo regole Wada'

La decisione senza precedenti di WADA di ricorrere in appello al CAS di Losanna contro la sentenza di un tribunale indipendente – che ha scagionato totalmente l’azzurro nonostante le due positività dello scorso marzo – ha provocato un vero terremoto di reazioni, e anche una certa confusione sul ruolo dell’International Tennis Integrity Agency, organo indipendente nato del 2021 per volere congiunto di ATP, ITF, WTA e tornei del Slam per promuovere, incoraggiare, migliorare e salvaguardare l’integrità dei loro eventi professionistici in tutto il mondo. (LiveTennis.it)

Il comunicato dell'Itia firmato dal Ceo Karen Moorhouse: "I criteri con cui gestiamo i casi non cambiano, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. Il modo in cui un caso si sviluppa è determinato dalle sue circostanze, dai fatti e dalla scienza" (Sky Sport)

Swissmedic dovrebbe decidere sull'approvazione del primo nuovo farmaco per la cura del morbo di Alzheimer in due decenni. In Svizzera, circa 156.'900 persone sono affette da Alzheimer o da un'altra forma di demenza, e si prevede che entro il 2050 la cifra salirà a 315'400, secondo l'organizzazione Alzheimer Svizzera. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)