Francesca Mannocchi affetta da sclerosi multipla, la denuncia conto liste d'attesa

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Adnkronos SALUTE

"Ogni sei mesi devo fare la mia terapia di Ocrelizumab per la Sclerosi Multipla", esordisce la giornalista Francesca Mannocchi che, con un post condiviso sui social, ha raccontato la sua esperienza con le liste d'attesa per ottenere una risonanza magnetica, necessaria "per vedere se questa stronza di malattia è ferma oppure no", ha spiegato la giornalista nel lungo post sfogo condiviso su Instagram (Adnkronos)

Su altre testate

Il caso sollevato dalla giornalista Francesca Mannocchi, che ha raccontato i suoi problemi nel prenotare visite ed esami, rispecchia quello che vivono centinaia di pazienti nel nostro Paese. L'indagine del Barometro 2024 dell'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) evidenzia, grazie alle segnalazioni dei pazienti, le tante difficoltà di chi deve curarsi, ma soprattutto disparità di cure da regione a regione Sclerosi multipla. (Quotidiano Sanità)

Il caso emblematico è quello della giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi che, affetta da sclerosi multipla, ha denunciato sui social di aver dovuto sborsare 680 euro per una risonanza magnetica urgente. (Wired)

(Adnkronos) – “Ogni sei mesi devo fare la mia terapia di Ocrelizumab per la Sclerosi Multipla”, esordisce la giornalista Francesca Mannocchi che, con un post condiviso sui social, ha raccontato la sua esperienza con le liste d’attesa per ottenere una risonanza magnetica, necessaria “per vedere se questa stronza di malattia è ferma oppure no”, ha spiegato la giornalista nel lungo post sfogo condiviso su Instagram (Cremonaoggi)

“Chiunque, nel corso della propria vita o della propria malattia, si è trovato di fronte a un sistema che non sempre garantisce risposte immediate – dichiara Mario Alberto Battaglia (nella foto), presidente Fism Fondazione italiana sclerosi multipla, l’ente di ricerca di Aism – Il problema delle liste d’attesa è sotto gli occhi di tutti e, nonostante gli sforzi istituzionali, ancora oggi troppe persone devono affrontare ostacoli burocratici e organizzativi per ottenere esami e cure essenziali. (Milano Finanza)

Il primario della Neurologia Capobianco: "Abbiamo dei percorsi dedicati a chi deve fare esami cadenzati, ma ci sono troppe richieste, spesso inappropriate" Ora non più. (TargatoCN)

L’Aou S. Andrea di Roma interviene sulle notizie apparse sugli organi di stampa in merito al post della giornalista Francesca Mannocchi e le sue difficoltà a prenotare le prestazioni sanitarie di cui aveva bisogno. (Quotidiano Sanità)