Cop29, Meloni a Baku difende i combustibili fossili: “Non c’è una sola alternativa”. E punta sulla fusione nucleare: “Può essere la svolta”
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Toccata e fuga. E l’intervento di Giorgia Meloni alla 29° Conferenza Onu sui cambiamenti climatici in corso a Baku, in Azerbaigian, si trasforma in uno spot a gas e in un’occasione per parlare del ruolo dell’Italia nella fusione nucleare. Che, però, non potrà servire a raggiungere gli obiettivi climatici dei prossimi due decenni. Attraverso le parole della premier, l’Italia rivolge a tutti i Paesi l’invito a condividere la responsabilità per il nuovo obiettivo finanziario, ma non annuncia nuovi impegni finanziari da parte di Roma (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Raggiungere questo obiettivo richiede la cooperazione di tutti a cominciare dai maggiori emettitori di gas serra. "Siamo chiamati allo sforzo di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi. (Borsa Italiana)
Qualche cifra sulla finanza climatica di cui si discute a Cop29, la conferenza sul clima dell'Onu in corso in Azerbaijan, c'è. Il nuovo obiettivo comune di finanza climatica (Ncqg), il tema di questa Conferenza delle parti, comincia, così, a prendere forma. (WIRED Italia)
«Per ora non c'è alternativa alle fonti fossili, perciò bisogna ricorrere a un mix energetico equilibrato». L'Italia è in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, ma con pragmatismo, senza ideologia». (Milano Finanza)
Il governo del Regno Unito ha scelto la Cop29 di Baku per annunciare il suo prossimo piano di riduzione delle emissioni di gas serra. Il taglio previsto entro il 2035 passa dal 78 all’81 per cento rispetto ai livelli del 1990. (LifeGate)
Roma, 13 nov. - Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e già protagonista da Ministro dell'Ambiente di alcune Cop come quella che portò al premio Nobel della pace all'Ipcc dell'Onu teme il fallimento della Cop29 di Baku e rilancia le parole del senior scientist del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) Enrico Brugnoli che da decenni ha seguito la crisi climatica in atto. (Il Sole 24 ORE)
L’allevamento del salmone verso una crescita del 27% entro il 2030 – Secondo un’analisi a lungo termine condotta da Kontali, l’industria mondiale dell’allevamento del salmone potrebbe registrare un incremento del 27% entro la fine del decennio. (PesceInRete)