Il senso di Delmastro per la giustizia

Che idea della giustizia ha il sottosegretario Andrea Delmastro? Dove ha imparato quel che sa delle responsabilità di un funzionario pubblico? In una sezione del Fronte della gioventù, a un concerto nazirock o a una festa di CasaPound? O forse alle cene di Capodanno in cui qualcuno spara per caso, come nella vicenda che ha coinvolto il deputato Emanuele Pozzolo a inizio anno a Rosazza, in provinc… (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A scatenare prima Matteo Renzi e a seguire un'altra sfilza di esponenti del centrosinistra, una frase detta dal sottosegretario FdI presentando un nuovo mezzo blindatissimo della polizia penitenziaria per il trasporto dei detenuti più pericolosi: «Far sapere ai cittadini chi sta dietro a quel vetro oscurato, come noi sappiamo trattare chi sta dietro quel vetro oscurato, come noi incalziamo chi sta dietro quel vetro oscurato, come noi non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato, è per il sottoscritto una intima gioia». (il Giornale)

“I sogni di Delmastro vanno contro la legge e l’umanità” “I sogni di Delmastro vanno contro la legge e l’umanità” (La Provincia di Biella)

Caro Merlo, qualche volta nelle camionette della polizia dove non si respira si trovano esseri umani in attesa di essere giudicati in regolare processo. Forse innocenti, proprio come chi pronuncia commenti tanto scriteriati. (la Repubblica)

Conferenza nazionale dei Garanti dei detenuti: “Profonda indignazione per le parole di Delmastro”

Dopo la frase shock sui detenuti Delmastro insiste: ""Ci mancherebbe altro che diamo respiro alla mafia". La senatrice di Avs Ilaria Cucchi: "Poche ore fa, si è tolto la vita l'80esimo detenuto del 2024. (Fanpage.it)

Si vede che Delmastro interpreta bene il pensiero del governo sullo stato di diritto”. "Al pistolero Delmastro non bisogna solo togliere la poltrona sulla quale indegnamente siede. (Civonline)

“Parole di una gravità inaudita” Si tratta, per la Conferenza dei garanti, di "parole di una gravità inaudita che, proprio perché pronunciate da un rappresent… (la Repubblica)