Confindustria contro aziende tedesche per i dazi sull’import di auto cinesi

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Vaielettrico.it ECONOMIA

Gli imprenditori italiani e tedeschi si dividono sui dazi decisi dalla Ue che colpiscono l’import di auto cinesi. In Germania agli industriali del settore si dicono nettamente contrari e chiedono al cancelliere Scholz di votare contro. In Italia, invece, Confindustria si dice favorevole: “Dobbiamo difendere le nostre filiere”. Italia-Germania, la più classica delle sfide sul campo di calcio diventa un derby tra industriali. (Vaielettrico.it)

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«Oggi non possiamo non pensare di incrementare i dazi sulle auto elettriche cinesi». Il presidente di Confindustria difende la Commissione europea e la sua scelta di sfidare Pechino sulla produzione di auto elettrica, prodotta, a detta dell’esecutivo comunitario, con sussidi pubblici che distorcono la concorrenza. (La Stampa)

In base alle norme di voto Ue a maggioranza qualificata, l'astensione equivarrebbe a sostenere la decisione annunciata a luglio della Commissione europea di imporre i dazi sull'import di veicoli elettrici made in China fino al 36% per rispondere ai maxi sussidi elargiti dal Dragone al suo comparto. (Il Messaggero - Motori)

Bruxelles – L’Europa ‘così così’, tra intuizioni giuste e “scelte sbagliate”. Ci sono scelte coraggiose e giuste, come quelle di fermare una concorrenza cinese sull’auto a batteria che il mondo industriale italiano condivide. (EuNews)

Il voto sulle tariffe da parte dei Paesi dell'Ue è previsto per venerdì e le tariffe entrerebbero in vigore alla fine del mese. L'influente lobby tedesca dell'industria automobilistica ha esortato mercoledì il governo tedesco a opporsi alle tariffe punitive proposte dall'Ue sui veicoli elettrici cinesi importati. (Il Messaggero - Motori)

Vetture tecnologicamente più avanzate e meno costose rispetto a quelle prodotte in Europa che però, effettivamente, ricevono un sostegno pubblico. (Il Fatto Quotidiano)

Ci sono scelte coraggiose e giuste, come quelle di fermare una concorrenza cinese sull'auto a batteria che il mondo industriale italiano condivide. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, prova a fare il punto della situazione e il quadro che emerge e all'insegna di riflessioni e ripensamenti. (Il Messaggero - Motori)