Assolto in Giappone dopo 56 anni vissuti da condannato a morte. "Falsificate le prove, non è lui l'assassino"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
L'HuffPost ESTERI

Ci sono voluti 56 anni vissuti da condannato a morte, ma alla fine, all'età di 88 anni, Iwao Hakamada è stato assolto dal tribunale di Shizuoka, al termine del processo di riesame. Il presidente della corte, Koshi Kunii, ha affermato che si è verificata una fabbricazione multipla di prove e che non era lui il colpevole. Nel 1966 era stato accusa… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

ANSA (Avvenire)

Roma, 26 set. - Iwao Hakamada ha 88 anni, 46 dei quali li ha trascorsi nel braccio della morte di una prigione giapponese, rischiando di essere portato ogni giorno, senza preavviso, nella sala delle impiccagioni. (Il Sole 24 ORE)

Quando di anni, però, ne ha ormai 88. Un caso che so… (La Stampa)

Grazie al riesame, però, sono cadute tutte le accuse del quadruplice omicidio che ha ribaltato una condanna ingiusta ma che gli ha fatto trascorrere oltre mezzo secolo nel "braccio della morte". (il Giornale)

Ora, quasi cinquant'anni dopo, il condannato a morte più longevo del mondo è stato dichiarato innocente. A 88 anni Hakamada è stato assolto in uno dei casi giudiziari più controversi della storia giapponese. (Corriere della Sera)

(Adnkronos) – A Cavallerizzo tutti sapevano che era necessario controllare e incanalare le acque che alimentavano la frana, ma l’incuria e le inadempienze delle istituzioni hanno “risvegliato il drago”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)