La storia di Francesco Favaretto, aggredito dal branco a Treviso

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Vanity Fair Italia INTERNO

E oggi sono stati sentiti i tre presunti autori dell'omicidio tra giovanissimi consumatosi per una dose di hashish. Si tratta di due maggiorenni, considerati i capi di una delle baby gang più temute di via Roma Angelo Riccardo Ozuna, 18 anni e Toluwaloju Ade Mclinkspual, e un quindicenne. Una resa dei conti con accoltellamento che ha scoperchiato una situazione di emergenza nel centro storico di una delle città più ricche del Nordest. (Vanity Fair Italia)

Su altri media

Sono stati convalidati dal Gip di Treviso gli arresti dei due maggiorenni verso i quali la magistratura aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'omicidio di Francesco Favaretto, il 22enne ucciso in un'aggressione nel centro di Treviso il 12 dicembre scorso. (Oggi Treviso)

Un fraseggio che, guardando le visualizzazione dei video sui social del gruppo di trapper Genesis (tra loro canta anche Kora.4l, alias Angelo Riccardo Ozuna) sembra persino stare in piedi. Ora però non si parla di musica, ma di un omicidio. (ilgazzettino.it)

Tra i reperti collezionati dalla Squadra mobile durante le indagini sull’aggressione di via Castelmenardo c’è una sequenza video che mostra buona parte della dinamica dell’omicidio di Francesco Favaretto, 22enne di Santa Bona: a catturare quei cinque minuti di brutalità attorno alle 20 sono state alcune telecamere private disposte nell’area del parcheggio e nei vicoli limitrofi. (ilgazzettino.it)

Il 12 dicembre, una tranquilla serata invernale a Treviso si è trasformata in un incubo per la famiglia Favaretto. Francesco, un giovane di 22 anni, è stato brutalmente accoltellato in via Castelmenardo da una babygang composta da dieci ragazzi, sei dei quali minorenni. (La Voce di Rovigo)

La tragica morte di un giovane a Treviso, avvenuta in circostanze violente e legate a dinamiche complicate, ci costringe a riflettere su ciò che possiamo fare per evitare che simili tragedie... (Virgilio)

La richiesta delle due difese di avere un’attenuazione delle misure cautelari imposte ai due ragazzi, italiani di seconda generazione, è stata respinta dal gip “per esigenze cautelari specifiche”. (ilgazzettino.it)