Un altro torturatore libico arriva in Italia indisturbato: il nuovo episodio di "Nel caso te lo fossi perso"

Ecco la nuova puntata di "Nel caso te lo fossi perso", il Podcast daily di Fanpage.it: tutti i giorni, dal lunedì al venerdì alle 18.00, con la nostra giornalista, Annalisa Girardi, vi racconteremo la notizia più importante del momento, quella assolutamente da sapere per restare aggiornati su cosa sta succedendo in Italia e nel mondo. I primi episodi di "Nel caso te lo fossi perso" saranno accessibili a tutti, per farvi conoscere questa nuova modalità di aggiornamento quotidiano. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altre testate
Il nome del miliziano ricercato dalla Corte penale internazionale e rispedito in fretta e furia a casa con volo di stato è risuonato anche l’altro giorno, in occasione del ritorno della presidente del consiglio nelle aule del parlamento. (il manifesto)
Inseguito dalle accuse di torture, stupri e altri crimini violenti, un altro gerarca libico dopo Elmasry è stato tranquillamente in Italia. Una viaggio in compagnia dei miliziani del Ssa, criminali per l’Onu e indagati dalla Corte penale internazionale. (il manifesto)
Un altro pezzo grosso delle milizie libiche, Al-Kikli, si trova su suolo italiano. A denunciare la presenza del capo delle Ssa a Roma, il dissidente Husam El Gomati. (LA NOTIZIA)

Si tratta di Abdul Ghani al-Kikli, noto anche come “Ghneiwa”, comandante della milizia Stability Support Apparatus (SSA), accusato di crimini contro l’umanità e presunto responsabile di torture, sparizioni forzate e uccisioni extragiudiziali. (Tiscali Notizie)
Mentre l’operato del governo su liberazione e rimpatrio lampo di Almasri è ancora al vaglio della Corte penale internazionale, un altro comandante libico accusato di torture e abusi viene avvistato in Italia, come anticipato ieri da Repubblica. (la Repubblica)
“Le polemiche sulla visita di Al Kikli? Non sono problemi nostri”, dice il fratello di Adel Jumaa Amer, il ministro di Stato libico per gli Affari del primo ministro e del gabinetto, ricoverato dal 14 febbraio all’European Hospital di Roma. (Il Fatto Quotidiano)