Tar Emilia Romagna respinge ricorso animalista contro la caccia

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Il Tar dell'Emilia Romagna ha respinto il ricorso cautelare intentato dalle associazioni animaliste Lac, Wwf, Lipu, Lndc, Lav contro il Calendario Venatorio 2024 - 2025 decretando che non esistono sufficienti elementi per sospendere il provvedimento. In sostanza ha riconosciuto che la Regione abbia adeguatamente motivato le proprie scelte fornendo motivazioni dettagliate e basate su studi scientifici per discostarsi, in alcuni punti, dalle indicazioni di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). (BigHunter)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il prossimo venerdì 27 settembre 2024, l'Associazione per la Cultura Rurale, in collaborazione con l'Associazione Cacciatori Veneti, la Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane (Confavi), la Fondazione per la Cultura Rurale – ETS e Italcaccia, organizzerà una manifestazione regionale di protesta a Venezia. (BigHunter)

Il Tar della Campania, con ordinanza emessa il 25 settembre, ha accolto una nuova richiesta di Lipu, Wwf, Enpa, e Lav, imponendo la sospensione della caccia al colombaccio fino al primo novembre, data suggerita dal parere del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, nonostante ci sia stato invece il parere favorevole di Ispra (BigHunter)

Due anni fa non aveva esitato a salire su una vera da pozzo, per farsi sentire meglio al megafono. (ilgazzettino.it)

In buona sostanza, la caccia, in Campania, è ostaggio di persone incompetenti e incapaci. Dalla lettura dell’Ordinanza emergono, infatti, colpe e responsabilità gravissime della Regione e di chi ha materialmente lavorato al calendario venatorio 2024/25. (Agenda Politica)

Il Tar ha deciso che per la caccia al colombaccio in Campania occorre attendere il 1° novembre. (Caccia Magazine)

n.01853/2024, ha accolto le istanze delle ricorrenti associazioni ambientaliste Fiume Garigliano; (Federcaccia)