Arrestato il sospetto vandalo di Chiavazza, Olivero e Moscarola: "Grazie a Polizia Locale e Carabinieri"

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Il responsabile dei danneggiamenti alle gomme delle auto sarebbe un 49enne mosso da disagio interiore verso il mondo esterno e una presunta grave malattia. Il commento del sindaco Olivero e dell'assessore Moscarola Arriva la svolta per il noto caso di vandalismo a Chiavazza. Il responsabile dei danneggiamenti alle gomme delle auto sarebbe un 49enne mosso da disagio interiore verso il mondo esterno e una presunta grave malattia. (Prima Biella)

Su altri giornali

Lo confermano in un comunicato congiunto il sindaco Marzio Olivero, che ha voluto tenere per sé la delega alla Sicurezza, e l’assessore Giacomo Moscarola che è invece responsabile della polizia locale (La Stampa)

Alatri – “Chiosco sull’Acropoli, ci siamo. A dare l’annuncio l’assessore all’urbanistica Kristalia Rachele Papaevangeliu che, dopo un lungo iter, chiude così una vicenda che da molti anni tiene banco nell’opinione pubblica alatrense e non solo visti i tanti ostacoli che si sono dovuti superare in virtù delle norme di legge previste per queste installazioni. (Frosinone News)

Dato in evoluzione e difficile da quantificare, visto che non tutti hanno denunciato l’accaduto: l’unica certezza è che si tratta di un numero elevatissimo di casi per un quartiere di 2 mila e 500 abitanti. (La Stampa)

Arrestato il vandalo delle auto a Chiavazza: “Sono malato e non ho niente da perdere: il mondo è ignorante e ostile”

Il bottino per quanto riguarda la sede degli Alpini consisterebbe in qualche migliaia di euro. (newsbiella.it)

Importanti per la soluzione del caso sono state le immagini delle videocamere private attive in zona, che avevano ripreso l’uomo. Era già stato individuato da qualche giorno il sospetto vandalo che ha danneggiato una novantina di auto a Chiavazza: si tratta di un uomo sulla quarantina residente nel quartiere. (La Stampa)

A coglierlo praticamente sul fatto, intento ad aggirarsi tra l’una e le due di notte in piazza XXV Aprile con in mano un… «Sono nella fase terminale di una malattia incurabile, non ho niente da perdere». (La Stampa)