Mattarella in Germania: "Essenziale il sostegno a Kiev, la pace non è sottomissione"

Mattarella in Germania: “Essenziale il sostegno a Kiev, la pace non è sottomissione” Il presidente alla sua prima visita di stato dei suoi due mandati nel Paese Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Il presidente Sergio Mattarella è arrivato in Germania per una visita di Stato, la prima dei suoi due mandati. Oggi l’incontro con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier a palazzo Bellevue (Dire)

La notizia riportata su altri media

L’immigrazione è tra questi: "Riusciremo a risolvere il problema organizzando ingressi regolari per chi vuole venire a lavorare, togliendo il fenomeno dalle mani dei trafficanti di esseri umani. Il capo dello Stato oggi ha fatto visita al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier a Palazzo Bellevue (Berlino) e a margine del colloquio s’è soffermato sui principali dossier politici. (il Giornale)

SCELTE DI FORMAZIONE – La sconfitta nel derby ha aperto una grande discussione sui singoli giocatori dell’Inter. Chi deve o non deve giocare titolare, chi deve o non deve subentrare, che rotazioni sono necessarie visti i problemi di condizione di acuni elementi. (Inter-News)

Mattarella fra la folla alla porta di Brandeburgo a Berlino Berlino, 27 set. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Mattarella: la pace in Ucraina non è sottomissione

Prosegue la visita di Stato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Berlino. Nella capitale tedesca il capo di Stato italiano ha deposto una corona di fiori al monumento della Nuova Guardia e si e' poi diretto al Palazzo del Reichstag con il Presidente del Bundestag, Barbel Bas. (Il Mattino di Padova)

'Siamo alla ricerca di una conclusione a questa sconsiderata avventura russa contro l'Ucraina ma la pace non vuol dire sottomissione e abbandono dei principi di dignità di ogni Stato e del... (Virgilio)

«Siamo alla ricerca di una conclusione a questa sconsiderata avventura russa contro l'Ucraina, ma la pace non vuol dire sottomissione e abbandono dei principi di dignità di ogni Stato e del diritto internazionale». (Avvenire)