Auto, l’Italia pone le condizioni: svolta green solo con i fondi Ue. Il piano di Urso a Bruxelles
«Se non prendiamo atto della realtà, dopo la marcia dei trattori» l’Europa si troverà a fare i conti «con decine, centinaia di migliaia di operai della filiera dell’automotive che imporranno il cambiamento». A Bruxelles per una due giorni dedicata a illustrare la proposta italiana sull’auto, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha ribadito la richiesta che il governo sta discutendo con i partner europei, incassando una serie di aperture (da ultimo, nel corso di un confronto ieri, quella del vicecancelliere tedesco Robert Habeck, alle prese con i malumori dell’industria nazionale): anticipare alla prima metà del 2025 la revisione, inizialmente prevista per la fine dell’anno successivo, del regolamento Ue che impone lo stop all’immatricolazione di auto e furgoni a diesel e benzina a partire dal 2035, pilastro del Green Deal (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
Infatti un portavoce della Commissione, ha ribadito la volontà di rispettare i tempi precedentemente stabiliti per il riesame del regolamento, ossia il 2026. (Valseriana News)
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Chiederemo alla Commissione europea, assieme al vice cancelliere tedesco Robert Habeck, di anticipare la data d’esercizio della clausola di revisione del regolamento sulle emissioni dei veicoli leggeri già prevista per il 2026”. (CremonaOggi)
IL PUNTO – L’Inter non è stata in grado di presentare una costanza di rendimento e di gioco nel suo inizio di stagione. La macchina quasi priva di pecche, cui abbiamo assistito nella scorsa stagione, è al momento soltanto un ricordo. (Inter-News)
Quanto anticipato dal ministro Urso al forum Ambrosetti di Cernobbio, viene ribadito con forza in una intervista rilasciata al quotidiano Financial Times. (La Gazzetta dello Sport)
Il ministro Urso ha illustrato ad Habeck i punti chiave della sua proposta di politica industriale europea per il settore dell’auto, che prevede tra l'altro di anticipare dalla fine del 2026 ai primi mesi del 2025 l’attivazione della clausola di revisione prevista dal “Regolamento in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli leggeri”, per permettere alle aziende del settore di pianificare con maggiore certezza i propri investimenti a lungo termine. (Fiscal Focus)
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy: "Allineare la politica industriale, quella ambientale e la politica della sicurezza" (LAPRESSE)