Scuola e lavoro, l’istruzione dei genitori pesa sui figli: laureati in calo

È di grande importanza il report Istat Livelli di istruzione e ritorni occupazionali, che offre una panoramica dell’Italia nell’anno 2023. Svariati gli aspetti fronteggiati, con l'analisi delle tante forme di interconnessione tra istruzione e occupazione. L’Italia risulta spaccata in due, con la questione meridionale che non dà tregua, ma anche frammentata sotto l’aspetto dell’uguaglianza sociale. Di seguito i numeri che evidenziano perché il sistema sta arrancando. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Aumenta la percentuale di giovani laureati in Italia, ma il divario con la media europea rimane ampio. Lo rivela l’Istat, sottolineando come un titolo di studio elevato favorisca l’occupazione, soprattutto tra le donne, che però continuano ad essere penalizzate nel mondo del lavoro. (Orizzonte Scuola)

Le differenze di genere sono più marcate rispetto alla media dell’UE27. Tuttavia, questo vantaggio educativo non si traduce in un vantaggio nel mercato del lavoro: il tasso di occupazione femminile è molto più basso di quello maschile (59,0% contro 79,3%). (Tecnica della Scuola)

Ogni lezione è pensata e realizzata da docenti esperti della propria materia che trattano tutti gli argomenti affrontati dagli studenti durante il percorso scolastico, anche quelli più ostici, con un linguaggio semplice e immediato e l'ausilio di contenuti multimediali a supporto della spiegazione testuale. (Virgilio Sapere)

ISTAT * ISTRUZIONE 2023: «80,9% IL TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE LAUREATE STEM DI 25-64 ANNI (90,1% TRA GLI UOMINI)»

Lo rileva l’Istat spiegando che il gap sale a 15,7 punti tra gli under 35 che hanno conseguito il titolo da uno a tre anni prima (75,4% e 59,7% rispettivamente). Tra i 25-64enni, il tasso di occupazione dei laureati nel 2023 è 11 punti percentuali più alto di quello dei diplomati (84,3% e 73,3%, rispettivamente). (Il Sole 24 ORE)

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// (agenzia giornalistica opinione)

Nell’edizione dell’indagine ISTAT del 2023 "Livelli di istruzione e ritorni occupazionali" si è rilevato che quando i genitori hanno un basso livello di istruzione quasi un quarto dei giovani (24%) abbandona precocemente gli studi e poco più del 10% raggiunge il titolo terziario; se almeno un genitore è laureato, al contrario, le quote diventano rispettivamente 2% e circa 70%. (Sinergie di Scuola)