Collettivi studenteschi in corteo: “Giustizia per Ramy”
Dopo aver visto i video dell’incidente stradale del 24 novembre scorso in cui ha perso la vita il diciannovenne Ramy Elgami, i collettivi studenteschi torinesi scendono in piazza. Appuntamento alle 19,30 a Porta Palazzo per un corteo per chiedere «giustizia». «Noi non vi perdoniamo - è ciò che scrivono sui social prima della manifestazione - Questa volta vogliamo andare nelle strade come giovani dimenticati, esclusi, che ogni giorno devono lottare per vivere in questo mondo. (La Stampa)
Su altre fonti
Ho avuto l’istinto di prendere il telefono in mano e ho iniziato la registrazione. «Stavo tornando a casa, volevo mangiare un panino da un ambulante all’incrocio tra via Quaranta e via Ripamonti. (Corriere Milano)
Le politiche della sicurezza sono ancora al centro delle polemiche, rafforzate dopo la diffusione del video dell’inseguimento dei carabinieri a Ramy Elgaml. Ieri l’ex capo della polizia e attuale delegato alla sicurezza del Comune di Milano Franco Gabrielli, parlando a Radio24, ha espresso le sue perplessità circa i mezzi impiegati dagli uomini in divisa. (il manifesto)
Le forze dell'ordine hanno chiuso le vie che portano verso il centro cittadino e sono stati lanciati contro di loro bottiglie di vetro. La manifestazione a cui partecipano centinaia di persone è organizzata dal Collettivo universitario autonomo, vicino all'area antagonista dei centri sociali. (Liberoquotidiano.it)
Assurdo accusare i carabinieri di omicidio: chi scappa all'alt non è vittima È una tragedia che la magistratura si lasci influenzare dalle sequenze concitate di un video messo in onda dalla tv. Dopo la trasmissione del filmato (foto sopra), l'accusa nei confronti del carabiniere al volante della pattuglia Volpe 60 potrebbe infatti aggravarsi: dall'omicidio stradale all'omicidio con dolo eventuale. (Today.it)
Dopo il lancio di lacrimogeni e momenti di tensione, l'assalto appare al momento finito e il corteo è ripartito. Attraversata piazza Castello, sono arrivati in via Roma. (Corriere della Sera)
«Allora carabinieri, oggi siete voi a scappare e non noi. Parte il coro «Ramy è vivo e lotta insieme a noi». (La Stampa)